Il nulla e l’essere

Arte, Cultura & Società

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di Camilla G. Iannacci

Se i Sex Pistols negli anni 70 proclamavano “no future” in “God Save The Queen” è Gorgia il loro padre putativo  che incide, nella storia, il concetto di nulla: «Nulla è; se anche qualcosa fosse, non sarebbe conoscibile; se anche qualcosa fosse conoscibile, non sarebbe comunicabile agli altri.» e ancor più Meister Eckhart per il quale non c’è alcuna differenza tra il nulla e Dio.

Il nulla costitutivo della realtà e ultima realtà

Se non se ne ha abbastanza e si tenta una qualche nota di ottimismo in ogni caso bisogna misurarsi con il Recanatese che con «Il principio delle cose è il nulla» introduce il nulla nel moderno e nel contemporaneo «Poter ascoso, a comun danno impera… e l’infinita vanità del tutto» (Leopardi).

Per Giacomo la realtà non ha – qui ed ora – significato alcuno, il nostro soprattutto preconizza – solo con la forza della sua poesia –  quanto la scienza comproverà sulla fine dell’universo «Silenzio nudo, e una quiete altissima, empieranno lo spazio immenso mentre la materia continua la sua esistenza fredda e in continuo divenire» (Leopardi).

Il nulla da Leibniz a Nietzsche

«Il nulla è più semplice e più facile che concepire qualche cosa» risponde Leibniz alla domanda«Perché esiste qualcosa invece che il nulla?»

Nietzsche e l’esistenzialismo colgono a piene mani i temi leopardiani «Manca lo scopo; manca la risposta al perché» nell’era del nichilismo https://www.corrierenazionale.net/2024/08/23/rileggere-il-nichilismo-di-f-volpi-nietzsche-il-distruttore-del-mondo-vero-vs-platone/

Il nulla e l’essere in Heidegger

Per Heidegger il nichilismo è l’ospite che si aggira nel mondo, il filosofo ne deve prendere atto e «guardarlo bene in faccia», il filosofo tedesco con «l’oblio dell’essere» eleva il nichilismo come approdo definitivo della metafisica. Nel momento in cui trionfa l’ente che, si può dire, si “con-fonde” con l’essere ovvero l’essere diventa un ente tra gli enti e “non ne è più ni-ente” il tutto nel trionfo della tecnica τέχνη (téchne), per l’appunto: la tecnica è totale avvento e dispiegamento del nichilismo e la metafisica è la cifra del nichilismo.

Conclusione: il nulla e l’essere

Ormai siamo già nel post nichilismo: non ha alcun senso rincorrere il concetto di verità: il tramonto dell’assoluto è consumato e siamo consegnati al dominio della tecnica, al trionfo dell’ente.

A ragione Nietzsche ha raccontato «La storia dei prossimi due secoli. Io descrivo ciò che viene, ciò che non può fare a meno di venire: l’avvento del nichilismo».

 

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