Emilia Romagna area inadatta per discarica di rifiuti speciali

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Con il presente Comunicato Stampa si evidenzia, da studi pregressi svolti nella zona di Finale Emilia e dintorni, che l’area non risulta assolutamente adatta ad una discarica di rifiuti speciali e non, di natura regionale, per diversi motivi geologici ed idrogeologici, che possono essere mostrati in sede giudiziaria, il primo tra tutti è che si tratta di un’area alluvionabile di “bassa padana” (ovvero al di sotto del livello del mare con i cambiamenti climatici tanto citati ultimamente) e soprattutto quindi il cui terreno/territorio può sempre di più dipendere dalla presenza, alla fin fine, di idrovore con funzionamento elettrico, quindi anche dipendenti da fonti energetiche in esaurimento in Italia, per motivi geopolitici di crescente interesse, che se si dovessero fermare vi sarebbe ivi un disastro ambientale enorme.

Non si cita in questa sede il vasto materiale scientifico di bassa consistenza prodotti da locali autorità, soprattutto per quel che riguarda gli studi idrogeochimici ante-operam, del tutto o quasi assenti e quelli recenti addirittura svolti senza svolgere il bilancio di carica tra cationi ed anioni e con errori scientifici palesi, da discutere in via giudiziaria.

SI consiglia quindi – anche per autotutela – le Autorità locali a non procedere nei lavori della Discarica di Finale Emilia, ma di smantellare completamente l’opera per spostarla in territori MENO alluvionabili oltre che meno sismici e quindi soggetti a fenomeni di liquefazione, come avvenne per la sequenza sismica del 2012.

Fedora Quattrocchi

Presidente FEDERAZIONE CIVICA ITALIANA BENE COMUNE (FCI-BC)

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