Diploma di Laurea Honoris Causa a Mons. Michele Pennisi

Attualità & Cronaca

Di

Monsignor Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale Laurea Honoris Causa in Cooperazione Internazionale Sviluppo e Pace del Territorio ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale.

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I.S.F.O.A. HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT   

LIBERA E PRIVATA UNIVERSITÀ
DI DIRITTO INTERNAZIONALE

INTERNATIONAL OPEN UNIVERSITY

UNIVERSITÀ TELEMATICA A DISTANZA

ENTE DI RICERCA SENZA SCOPO DI LUCRO E DI INTERESSE GENERALE

Michele Pennisi (Licodia Eubea, 23 novembre 1946) è un arcivescovo cattolico italiano, dall’8 Febbraio 2013 arcivescovo di Monreale. Nasce a Licodia Eubea, in provincia di Catania e diocesi di Caltagirone, il 23 Novembre 1946. È originario di Grammichele.

Fin da giovane partecipa attivamente al movimento Comunione e Liberazione. Frequenta le scuole medie e il liceo presso il seminario di Caltagirone. Si trasferisce a Roma, dove è studente dell’Almo Collegio Capranica, compie gli studi filosofici e teologici presso la Pontificia Università Gregoriana: ottiene la Licenza in Filosofia, nel 1968, e il Dottorato in Teologia, nel 1972.

Il 9 Settembre 1972 è ordinato presbitero, a Grammichele, dal vescovo Carmelo Canzonieri. Dopo l’ordinazione ricopre i seguenti incarichi di: Vicario coadiutore della Parrocchia matrice in Grammichele; Rettore del Seminario Vescovile di Caltagirone, dal 1985 al 1992; Rettore del Santuario di Santa Maria Maggiore del Piano di Grammichele; Membro del consiglio presbiterale e del Consiglio Pastorale Diocesano; Vicario episcopale per la pastorale sociale e culturale della Diocesi di Caltagirone, dal 1993 al 1997; Rettore della Chiesa di Sant’Agnese in Agone a Roma; Presidente del centro socio-culturale “Solidarietà” di Grammichele; Presidente del comitato scientifico dell’Istituto di Sociologia “Luigi Sturzo” di Caltagirone; Vicepresidente dell’ Istituto per la Ricerca e la Documentazione “San Paolo” di Catania; Rettore dell’Almo Collegio Capranica, dal 1997 al 2002; Canonico della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma .

Il 12 Aprile 2002 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo di Piazza Armerina;  succede a Vincenzo Cirrincione, deceduto il 12 Febbraio precedente.

Il 3 Luglio 2002 riceve l’ordinazione episcopale, nella cattedrale di Piazza Armerina , dal cardinale Salvatore De Giorgi, consacranti il cardinale Salvatore Pappalardo e l’arcivescovo Paolo Romeo. Durante la stessa celebrazione prende possesso della diocesi.

L’8 Febbraio 2013 papa Benedetto XVI lo nomina arcivescovo di Monreale; succede a Salvatore Di Cristina, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 26 Aprile seguente prende possesso dell’arcidiocesi .

Nel Marzo 2014, Don Carlos Gereda y de Borbón, marchese di Almazán, 49ª Gran Maestro dell’Ordine Militare ed Ospedaliero di San Lazzaro di Gerusalemme, previo assenso di Gregorio III Laham, patriarca di Antiochia dei melchiti e protettore spirituale dell’Ordine di San Lazzaro, lo nomina Gran Priore ecclesiastico dell’Ordine.

Il 21 Settembre 2017 viene eletto vice-presidente della Conferenza Episcopale Siciliana. Il 26 Settembre 2019 viene nominato dalla Conferenza Episcopale Italiana assistente ecclesiastico della Confederazione Nazionale delle Confraternite delle Diocesi d’Italia, ente eretto e vigilato dalla medesima Conferenza; succede a Mauro Parmeggiani, vescovo di Tivoli e di Palestrina.

Nella Conferenza Episcopale Siciliana è delegato per l’educazione Cattolica, la scuola e l’università.

È membro del Comitato scientifico delle Settimane dei Cattolici Italiani, presidente della causa di canonizzazione di don Luigi Sturzo, priore di Sicilia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (dal 2007) e cappellano maggiore del gran baliato di Sicilia dell’Ordine Militare ed Ospedaliero di San Lazzaro di Gerusalemme (dal 2019).

Nella Conferenza Episcopale Italiana è stato per un decennio segretario della Commissione Episcopale per l’ educazione cattolica, la scuola e l’università. È stato membro del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e presidente dell’ABEI (Associazione Bibliotecari Ecclesiastici Italiani). Si impegna attivamente per far assegnare a delle cooperative di detenuti ed ex-detenuti i terreni confiscati a mafiosi.

Nel Febbraio 2008 gli viene assegnata la scorta, dopo aver ricevuto un volantino con minacce di morte dalla mafia gelese, per essersi rifiutato di celebrare in cattedrale il funerale del boss mafioso Daniele Emmanuello, ucciso il 3 Dicembre 2007 in un conflitto a fuoco con la Polizia. Rende la diocesi di Piazza Armerina un motore antimafia.

Partecipa in modo convinto per concretizzare il progetto di legalità sentito dal popolo di Gela come una urgenza prioritaria. Nel 2013 vieta alle confraternite dell’arcidiocesi di Monreale di accogliere confrati che sono affiliati alla mafia o altri generi di attività malavitosa.

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