Nobili autonominati e investiture ‘cavalleresche’ di fantasia: falsificazioni ‘nobiliari’ e ‘cavalleresche’ al tempo di internet… e non solo.  

Arte, Cultura & Società

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A Casale Monferrato nei Saloni dell’Accademia Filarmonica nell’ambito del tradizionale Gala della Nobiltà, che ha portato un vasto numero di interessati alla tematica da tutta Europa, si sono tenuti 2 Convegni di carattere culturale ed un concerto.

Al termine del Convegno dedicato a Teresah, si è tenuta la chiusura del V Congresso Internazionale sulla Nobiltà, svoltosi a Madrid dal 9 all’11 maggio 2024, organizzato dalla Real Asociación de Hidalgos de España (RAHE), nell’ambito della celebrazione dei 70 anni di fondazione, con il sostegno diretto dell’Instituto Internacional de Genealogía y Heráldica, dell’International Commission for Orders of Chivalry (ICOC), e per la prima volta di un ente pubblico dello Stato spagnolo, l’Archivo Histórico de la Nobleza del Ministero della Cultura; dove è stato presentato un importantissimo documentario realizzato dal famoso regista, premiato al Festival di Venezia (2024) Luciano Silighini Garagnani Lambertini su: “Nobili autonominati e investiture ‘cavalleresche’ di fantasia: falsificazioni ‘nobiliari’ e ‘cavalleresche’ al tempo di internet… e non solo”.

Pier Felice degli Uberti

Il regista, famoso per realizzare da oltre 20 anni documentari illustranti azioni truffaldine a 360°, a seguito delle persecuzioni subite da oltre 2 anni e mezzo da Pier Felice degli Uberti (unico in Italia a combattere a viso aperto le falsificazioni documentali, le vendite di “titoli nobiliari” e “ordini cavallereschi”, e quindi oggetto di diffamazioni e persecuzioni a lungo raggio ma prive di qualunque fondamento scientifico), ha passato l’estate girando l’Italia con attori per intervistare, con la scusa di comprare titoli nobiliari ed ordini cavallereschi, varie persone collegate che hanno come attività “professionale” proprio la vendita di impossibili titoli nobiliari e falsi ordini cavallereschi.

Quando è stata resa nota l’esistenza del documentario e la sua visione durante il Convegno del 12 ottobre il regista ha ricevuto anche lui diverse minacce ed il “consiglio” di non rendere pubblico il documentario, la cui visione ha riscosso enorme successo. Luciano Silighini Garagnani Gamberini, simpaticamente ha raccontato le vicende che hanno permesso la nascita di questo documentario che è un punto fisso in ambito pseudonobiliare e pseudocavalleresco, dietro al quale si celano numerosi aneddoti che suscitano ilarità. Si è visto il venditore di “ordini cavallereschi africani” concessi da regni che non esistono, poi la vendita di “titoli nobiliari” visitando la “reggia” con tanto di trono del “principe” che li concede; è seguito l’incontro con il “duca”, che incaricato dal “principe” con tanto di “fons honorum” che gli dà  il “diritto” di concedere titoli, è rimasto assai dispiaciuto del fatto che l’attore non aveva portato con sé i richiesti 37000,00 Euro in contanti perché la “moglie” non era d’accordo; informandolo che perdeva l’occasione della sua vita, perché un titolo nobiliare, nonostante che ci siano persone che sconsigliano questi acquisti (ndr. Pier Felice degli Uberti), hanno un valore morale altissimo e lui si stava perdendo un’occasione che certamente non si sarebbe ripetuta nella vita. Inoltre perdere il titolo promesso di “Duca di Cosenza” era una perdita infinita del patrimonio morale di quella famiglia che finalmente veniva aggregata alla nobiltà.

Al termine del filmato Pier Felice degli Uberti ha voluto far proiettare un secondo filmato ricevuto a San Marino che mostra addirittura il “Principe” che mostra i documenti preparati per lui dal falsario dicendo alla fine “solo i timbri sono originali”. Si tratta della falsificazione di un documento che se fosse autentico sarebbe proveniente dalla cessata Consulta araldica del regno d’Italia, e che sarebbe il riconoscimento del Re d’Italia-Imperatore di 2 titoli nobiliari di altissimo livello, impossibili per la non elevata condizione sociale della persona a cui sarebbero stati riconosciuti. La chiavetta ubs contiene tanti documenti ed anche un filmato, e vari audio. Nella chiavetta si vede anche un foglio bianco di carta da lettera intestata ad un Alto Prelato; poi compilato con un farneticante riconoscimento di un impossibile “ordine cavalleresco dinastico”, poi venduto a chi lo voleva, unitamente a 4 lettere dove si riconosce l’“ordine dinastico” da parte dell’Alto Prelato, che immediatamente si è dissociato, dimostrando così la falsificazione delle lettere.

Si deve proprio alle persecuzioni subite da Pier Felice degli Uberti la scoperta di questo “mercato” che sarebbe stato sconosciuto chissà per quanto tempo ancora. SI PRECISA CHE IN OSSEQUIO ALLE LEGGI ITALIANE SULLA PRIVACY I FILMATI SONO STATI MOSTRATI CON LE PERSONE OSCURATE, I DOCUMENTI COPERTI IN OGNI PARTE CHE POSSA IDENTIFICARE GLI AUTORI, E LE VOCI CAMBIATE E RESE IRRICONOSCIBILI. MA AL TERMINE DELLA PROIEZIONE SONO STATI CONSEGNATI ALLE FORZE DELL’ORDINE PER LE DOVUTE INDAGINI DEL CASO.

Pier Felice degli Uberti ha commentato che grazie proprio alle sue persecuzioni è stato possibile far luce su azioni di notevole interesse per le forze dell’ordine. Il 29 ottobre 2024 al Tribunale di Vercelli ci sarà la prima udienza per le persecuzioni contro Pier Felice degli Uberti.

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