Nel 2022 a soli 18 anni Jaylen Smith candidato democratico divenne uno dei più giovani sindaci degli Stati Uniti, diventando sindaco della piccola cittadina Earle a nordest dello stato dell’Arkansas. Oggi per la prima volta potrete leggere la sua prima intervista concessa a un giornale italiano con le sue idee sul concetto di politica, partecipazione giovanile, dov’è nata la sua passione per la politica e come si amministra da Sindaco una città come Earle, buona lettura:
1)Buongiorno sindaco Jaylen Smith e grazie per aver concesso la prima intervista per un quotidiano in Italia. Cosa si prova a essere sindaco a vent’anni e a leggere articoli su di te?
-Essere sindaco a vent’anni è surreale. È una strada che non avrei mai pensato di percorrere perché sapevo che mi sarei trovato di fronte a delle avversità semplicemente a causa dell’età. Sono grato di aver accettato la sfida perché è stata una delle esperienze più gratificanti della mia vita. C’è molto lavoro da fare. Vedermi negli articoli è una sensazione incredibile anche perché dimostra al mondo e alle giovani generazioni che è possibile essere un leader.
2) Com’è gestire una città come Earle e come si svolge la sua giornata da Sindaco?
-Gestire la città di Earle ha le sue sfide, ma è anche un lavoro a cui non oserei rinunciare. Venire al lavoro e supervisionare la città per assicurarmi che ci stiamo muovendo nella giusta direzione è il mio obiettivo finale quotidiano. A volte esco persino nei campi per tenere la città pulita dai detriti, taglio l’erba e semplicemente cammino in giro per parlare con i cittadini interessati. Comunicare con la gente di Earle è una priorità assoluta per me ogni giorno perché voglio che sappiano che li capisco e li ascolto.
3) Com’è nata la sua passione per la politica e cosa significa per lei la politica?
-La mia passione per la politica è iniziata al liceo, dopo essermi iscritto e aver partecipato a vari club governativi. Quando sono diventato presidente della scuola, ho potuto avere una visione di come avrei potuto aiutare la città non solo dal punto di vista di uno studente, ma anche di andare più in alto e aiutare dal punto di vista di un sindaco. Onestamente, non ho mai voluto entrare in politica. Il mio sogno era diventare un poliziotto di stato. Una notte, mentre riflettevo, i miei occhi si sono aperti su ciò che dovevo davvero fare in questa fase della mia vita. Sapevo che per un periodo di tempo stabilito dovevo fare tutto il possibile per aiutare la città da cui provengo a prosperare di nuovo, e l’unico modo in cui potevo farlo era candidarmi a sindaco. L’ho fatto e ho vinto!
4) Come vede il suo futuro e quello dei giovani nel mondo in generale?
-Vedo me stesso e le generazioni più giovani uniti in futuro per aiutare l’intero paese a essere tutto ciò che è chiamato a essere. Vedo che saremo grandi leader, dottori, avvocati, ecc. Sono molto fiducioso per ciò che arriverà a questa nazione e a questo mondo attraverso i giovani.
5) Gli Stati Uniti si avvicinano alle attese elezioni, elezioni cruciali per il futuro americano, opinioni in merito?
-La mia opinione sulle prossime elezioni è semplicemente di usare la vostra voce attraverso il voto. Questi sono tempi cruciali ed è importante che le giovani generazioni esercitino il nostro diritto di garantire che il candidato migliore sieda al seggio presidenziale.
6) Infine, un consiglio da dare ai giovani in Italia e nel mondo che si avvicinano alla politica?
-Il mio consiglio ai giovani in Italia e nel mondo che si avvicinano alla politica è di essere se stessi, di accettare consigli da chi è saggio e di usare la propria voce con coraggio. Questi concetti chiave vi aiuteranno a crescere in qualsiasi ambito della politica scegliate. Abbiamo bisogno di più giovani leader ottimisti in tutto il mondo. È il nostro momento!
Si chiude l’intervista al Sindaco Jaylen Smith ringraziandolo per il suo tempo concesso, provando a pensare al suo pensiero sulla partecipazione giovanile nella politica, nell’amministrazione e nel lavoro, un grande grazie aspettandolo chissà in un futuro in Italia per dibattere sulla politica.
Antonio Simondi
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