La Bibbia e le ingenuità di Aldo Cazzullo

Teocrazia e Cristianità oltre Tevere

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Chiamiamole ingenuità per non essere sgarbati verso Aldo Cazzullo, autore del libro “Il Dio dei nostri padri”, sebbene sconcerti la sicurezza con la quale fa certe affermazioni.  Giovanni Floris gli chiede: “La Bibbia è maschilista?”. E lui risponde:  “In apparenza sì, perché c’è la poligamia”. Solo in apparenza? E solo perché c’è la poligamia? E come può non essere maschilista un’opera nata e formatasi in una cultura marcatamente patriarcale? Persino il vangelo discrimina le donne, nonostante l’atteggiamento rivoluzionario di Gesù verso le donne.

E perché la Bibbia non sarebbe maschilista secondo Cazzullo? Perchè “Eva in realtà è la vera protagonista, giacché con la sua curiosità, col suo coraggio coglie il frutto dell’albero del bene e del male, e ci precipita nel vortice della storia” (ho citato a memoria). E che significa? Fare di una donna la prima peccatrice, la trasgeditrice del comando divino, non è maschilismo? Eva è protagonista nel male.

Altra ingenuità: “Col diluvio Dio cerca di risolvere il problema del male”. Insomma, un Dio un po’ incapace, giacché fa un vano tentativo. E continua,  Cazzullo: ” Dopo il diluvio, dopo il diluvio che uccide tutti, tranne Noè, Dio capisce… “. Era scarso di comprendonio? “Che il diluvio non è servito a niente, perché il male è dentro di noi”. Ma guarda un po’. Dio non sapeva che il male è dentro di noi, e per questo fa una strage. Poi ci arriva.

Ultima ingenuità: “Dio è giusto”, afferma il giornalista. E come può essere giusto, Dio, se si comporta come il peggiore dei terroristi? Ultima ingenuità, giacché non ho ancora letto il libro. Ma dubito che lo leggerò.
Renato Pierri 

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