Schlein, Conte e Calenda a Cernobbio: si cerca il “fronte comune”

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Al centro del dibattito alcuni temi prioritari come salari e sanità. Bisogna far squadra per la segretaria del Pd: “Le code si allungano e gli italiani rinunciano a curarsi”

Autore: Maria Carmela Fiumanò

Schlein, sottolineando che la manovra dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni “sarà senz’anima”, auspica un “lavoro comune con le altre opposizioni” su alcuni temi prioritari. “Sono molto felice di aver partecipato a questo confronto – ha detto – credo che siano emerse anche alcune piste di lavoro comune. Abbiamo parlato di sanità pubblica, di congedi paritari, di politica industriale. Spero che ci sarà occasione di fare un lavoro comune anche in vista della prossima manovra“. Altro tema i salari: “C’è ne dobbiamo occupare con grande urgenza”. La segretaria Pd invita i colleghi a far ‘squadra’ anche sul tema delle liste d’attese: “Le code si allungano e gli italiani rinunciano a curarsi”. Poi ha sottolineato: “Abbiamo un ruolo in quanto opposizioni, di pungolo al governo ma dobbiamo anche presentarci come un’alternativa credibile”.

CARLO CALENDA SEGRETARIO AZIONE

Il tema sanità toccato anche da Carlo Calenda che ha rilanciato una sua proposta: “Nella prossima legge di bilancio proporremmo che almeno la parte relativa alle aliquote Irpef da 4 miliardi sia investita sulla sanità, uno dei problemi fondamentali di questo paese“. Il leader di Azione ha però avvertito Pd e M5s: “Noi siamo all’opposizione e il nostro dovere precipuo è collaborare con le altre opposizioni ogni volta che è possibile, per cercare di proporre soluzioni. Alcune volte ce la facciamo come sul salario minimo, molte altre volte non ce la facciamo, ma quello che è certo è che Azione non starà in una coalizione in cui non è chiaro come intendi affrontare la transizione energetica. Per noi il green deal è da superare e devi avere il nucleare altrimeni continuerai ad andare a gas”.

Per Giuseppe Conte la politica economica del governo si basa su “tasse, tagli e lavoro povero”. “Siamo gli ultimi tra i paesi del G7 – ha osservato – per quanto riguarda la spesa sanitaria”. Inoltre, “c’è la necessità di un nuovo Next Generation Eu, noi rivendichiamo questa svolta storica ma il piano va stabilizzato”.

Fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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