A Verona prosegue il G7 dei Parlamenti, Meloni partecipa solo in video

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Con molta probabilità la scelta è legata agli sviluppi dell’affaire Sangiuliano- Boccia, che oggi dovrebbe avere ulteriori novità

Autore: Emanuele Nuccitelli

ROMA – Hanno preso il via a Verona i lavori del G7 dei Parlamenti, presieduti dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana. In mattinata era attesa anche la premier Giorgia Meloni, poi intervenuta con un collegamento video. Con molta probabilità la scelta è legata agli sviluppi dell’affaire Sangiuliano- Boccia, che oggi dovrebbe avere ulteriori novità.

Scusandosi per “non essere riuscita a fare di più raggiungendovi fisicamente”, Meloni ha poi sottolineato che il “Gruppo dei Sette è unito da valori e principi comuni e ricopre un ruolo insostituibile nella difesa della libertà e e della democrazia”.

Da remoto ha poi seguito i discorsi della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e quello della presidente della Verkhovna Rada ucraina Ruslan Stefancuk. Quindi si è scollegata prima dell’avvio delle sessioni a porte chiuse, salutata dal presidente della Camera Lorenzo Fontana, che guida la riunione nella sala consiliare di palazzo del Podestà.

Domani mattina alle 9 e 30, secondo quanto ha annunciato il presidente ucraino Volodymyr ZelenskyMeloni sarà a Cernobbio, dove è in corso la 50esima edizione del forum Ambrosetti a villa d’Este, sul lago di Como. Poi dovrebbe (e il condizionale è d’obbligo) partire in direzione Parigi, per salutare gli atleti italiani impegnati nelle paralimpiadi. A Verona, intanto, proseguono i lavori dell’assise.

Agli interventi di apertura di Fontana e Meloni hanno fatto seguito quelli di Metsola e Stefancuk. Poi hanno preso il via le tre sessioni a porte chiuse su “Sicurezza e sviluppo, nuovi equilibri geopolitici e accesso alle risorse strategiche” e su “Il G7 per l’Africa e il Mediterraneo, le sfide comuni della stabilità e della crescita”.

Dopo la tradizionale foto di famiglia, scattata alle 13, nel pomeriggio ha preso il via la terza sessione, dedicata a “Intelligenza artificiale, Cybersicurezza e tutela degli interessi nazionali: il ruolo dei Parlamenti nella transizione digitale”.

Nel pomeriggio sarà adottata la dichiarazione finale e Fontana, con un discorso conclusivo, procederà anche al passaggio di consegne della presidenza del G7 all’omologo del Canada. In serata le delegazioni saranno all’Arena, per la partecipazione alla rappresentazione de “Il barbiere di Siviglia”.

UCRAINA. MELONI: IMPEGNO AVANTI FINO A PACE GIUSTA E DURATURA

L’impegno nei confronti dell’Ucraina che “non solo i governi ma anche i Parlamenti qui rappresentati hanno ribadito in più occasioni proseguirà finché non raggiungeremo due obiettivi fondamentali: la fine della guerra e la costruzione di una pace giusta e duratura”, ha detto Meloni.

Nei confronti dell’Ucraina è stato “ribadito l’impegno anche in ambito G7 con forza e con nuove risposte a sostegno della nazione aggredita”, per “difendere quel sistema internazionale basato sulle regole, sulla forza del diritto sul quale si fonda la convivenza tra le nazioni che garantisce tutti”.

“Il Gruppo dei Sette è unito da valori e principi comuni, ricopre un ruolo insostituibile nella difesa della libertà e e della democrazia. I governi del G7 lo esercitano seguendo l’indicazione dei rispettivi parlamenti, dove la sovranità popolare trova la sua massima espressione”, ha detto la premier, sottolineando che “lo sviluppo e il rafforzamento della dimensione parlamentare del G7 rappresenta un valore aggiunto, ed è un percorso che l’Italia è orgogliosa di aver contribuito ad avviare”.

MELONI: CESSATE FUOCO E RILASCIO OSTAGGI ISRAELIANI NON PIÙ RIMANDABILE

“Nel conflitto in Medio Oriente non è più rimandabile un accordo complessivo basato sulla mediazione, a cui hanno lavorato prima di tutti Stati uniti, Egitto, Qatar, che prevede un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani catturati da Hamas il 7 ottobre”, ha aggiunto Meloni.

“Non è più rimandabile – prosegue – un deciso cambio di passo nell’assistenza umanitaria alla popolazione civile”.

La presidente del Consiglio ha sottolineato poi l’impegno dell’Italia “per scongiurare un’ulteriore escalation nella regione, a partire dalla situazione del Libano che ci preoccupa molto”. Oggi, ha concluso, è “più che mai è necessaria una soluzione politica duratura della crisi che dia un nuovo slancio alla prospettiva della soluzione dei due Stati”.

MELONI: SCENARIO CRISI IMPONE NUOVO MODELLO RELAZIONI INTERNAZIONALI

“Ci muoviamo in uno scenario di crisi che si moltiplicano” di fronte al quale “dobbiamo ricordare che ogni crisi nasconde anche sempre un’opportunità. E spetta alla saggezza della politica saper cogliere quelle opportunità. Una delle opportunità che abbiamo di fronte sia quella di approfittare di questa stagione per saper costruire un nuovo modello di approccio alle relazioni internazionali, dimostrare che l’Occidente non è una fortezza che vuole o deve difendersi da qualcosa o da qualcuno ma è piuttosto un’offerta di valori aperta all’esterno che vuole costruire con i partner globali le condizioni di uno sviluppo condiviso”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, intervenendo con un collegamento video ai lavori della 22esima riunione dei presidenti delle Camere basse dei Parlamenti del G7, in corso questa mattina nel palazzo del Podestà a Verona.

MELONI: IA SERVA A BENE COMUNE O SCENARI CATASTROFICI

La premier Giorgia Meloni richiama le parole di Papa Francesco sull’intelligenza artificiale, pronunciate in occasione del G7 di Borgo Egnazia: “L’intelligenza artificiale altro non è che un grande moltiplicatore e se è così la domanda che noi dobbiamo porci come politici è: ‘Che cosa vogliamo moltiplicare con l’intelligenza artificiale?’ Se questo moltiplicatore venisse usato per trovare una cura a malattie che oggi sono incurabili avrebbe allora la possibilità di concorrere in modo estremamente significativo al bene comune. Ma se quel moltiplicatore venisse invece utilizzato per aumentare le disuguaglianze, divaricare gli equilibri globali, allora gli scenari che ne deriverebbero sarebbero potenzialmente catastrofici”, ha detto la presidente del Consiglio intervenendo con un collegamento video ai lavori della 22esima riunione dei presidenti delle Camere basse dei Parlamenti del G7, in corso questa mattina nel palazzo del Podestà a Verona.

FONTANA: IMPEDIRE CHE PACE SIA TURBATA DA FORZE OSTILI

“Il nesso tra sicurezza e sviluppo è la chiave di volta per assicurare pace e prosperità in tutto il mondo e non può essere affrontato senza un’ostinata ricerca del dialogo e del confronto anche quando le posizioni sembrano essere molto distanti”. Lo dice il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che presiede la riunione dei presidenti delle Camere Basse dei Paesi del G7 in corso a Verona.    “Le dinamiche securitarie e socioeconomiche sono, oggi più che mai, condizionate da eventi bellici e dal riaccendersi delle tensioni che si manifestano in vari quadranti in Ucraina, in Medio Oriente, nel Mar Rosso e nel Sahel assistiamo a conflitti che rischiano di sfociare in un’escalation dagli esiti imprevedibili. Alla distensione da più parti auspicata non giovano l’irresponsabile retorica nucleare russa, il pervicace rifiuto della mediazione e l’ingerenza di potenze e attori esterni che fomentano ed esasperano situazioni di instabilità”.  Secondo Fontana “è necessario, pertanto, impedire che forze ostili alle democrazie e ai valori dello Stato di diritto perturbino l’ordine internazionale basato sui principi che promuovono la pace e la giustizia fra i popoli”, sottolinea Fontana.

FONTANA: AFRICA BANCO PROVA PER NUOVO MODELLO SVILUPPO 

“In una prospettiva futura, il continente africano rappresenta il più sfidante banco di prova per l’affermazione di un nuovo modello di sviluppo, non più eterodiretto, ma fondato sul principio della responsabilità diretta dei paesi interessati: un principio che può a sua volta consolidarsi solo se i Paesi interessati procedono più speditamente lungo la strada dell’integrazione regionale, a cominciare dalla promozione di aree di libero scambio”. Lo dice il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che presiede la riunione dei presidenti delle Camere Basse dei Paesi del G7 in corso a Verona. In questo scenario, secondo Fontana “il Mediterraneo riveste un’importanza cruciale, grazie alla centralità strategica acquisita per la definizione degli assetti geopolitici sono molti oggi gli attori che proiettano nell’area la propria influenza militare e commerciale talvolta in maniera anche aggressiva. Concentrarsi sullo sviluppo e la sicurezza dell’Africa e del Mediterraneo, con concrete azioni miranti alla stabilizzazione, ad un omogeneo progresso tecnologico ed economico rappresenta ormai un’ineludibile sfida, per vincere la quale è fondamentale il contributo del G7”.

fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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