Associazione Giacomo Fornasier Stop abusi

Cronaca

Di

Vent’anni di violenze sessuali e psicologiche su minori, lunedi’ conferenza stampa

ROMA – Un istruttore di equitazione che approftta del suo ruolo dominante per perpetrare violenze
sessuali e psicologiche su due fratelli minorenni tra il 2002 e il 2008.

Condannato penalmente per violenza sessuale nel 2015, la Corte d’Appello ha poi confermato nel 2018 i 4 anni e 6 mesi di
reclusione e la pena accessoria dell’interdizione perpetua da ogni scuola e associazione di ordine e grado, pubblica e privata.

Di conseguenza, su proposta della Procura Federale, il Tribunale ha radiato il soggetto, ma la pena è stata poi ridotta dalla
Corte d’Appello Federale a 5 anni di sospensione.
Successivamente però, a seguito di un intervento del Coni, la Federazione Italiana Sport Equestri è stata obbligata a radiare e non a limitarsi ‘soltanto’ a sospendere il pedofilo.

A ripercorrere la storia è la madre dei due ragazzi. Che chiede ancora giustizia. Perché “nonostante le condanne della
Giustizia ordinaria e sportiva, il pedofilo ha continuato a lavorare come istruttore al fianco di altri minori ignari, ed è
stato nuovamente tesserato nei ranghi federali come proprietario di un pony utilizzato in gara da ragazzi e di un’altra decina di cavalli” si legge in un comunicato. Sono cadute quindi nel vuoto le “numerose segnalazioni” fatte alla Fise dalla mamma dei fratelli abusati. Uno dei due poi, “avviato dal pedofilo alla droga, si è arreso alla vita”.

Tra la famiglia e la Fise c’è stato anche un tentativo di mediazione senza successo, e del caso, spiegano nella nota, “sono stati informati vertici sportivi e istituzioni, fino alla premier Giorgia Meloni e al ministro dello Sport, Andrea Abodi, che si è  interessato della vicenda. La donna ha parlato in più occasioni anche con il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Ma la Federazione ha deciso di non aderire alla mediazione, anche se il presidente Marco Di Paola, attraverso comunicati e interviste, ha affermato di averlo fatto. Ma non solo: ha anche detto di avere offerto alla famiglia una cifra quale risarcimento danni, cifra che sarebbe stata rifiutata dalla mamma dei ragazzi. Cosa non vera. Inoltre ha presentato nei confronti della donna una querela per molestie”.

“Mi aspetto ora una presa di posizione da parte delle alte cariche istituzionali del mondo dello sport sul commissariamento
della Fise da me presentato ormai da 9 mesi. Non si può permettere che accadano certe cose nel mondo dello sport a danno di bambini” ha detto la madre dei due fratelli, tornando appunto a chiedere quello che ritiene un atto di giustizia. “Lo devo a mio figlio Giacomo che non c’è più. Ho fondato in suo nome un’associazione a tutela di tutti i minori che frequentano il mondo equestre, l’associazione Giacomo Fornasier aps. Ci sarà una conferenza stampa di presentazione e spero possano essere presenti anche il ministro Abodi e il presidente Malagò, oltre che i candidati alle elezioni della Fise, perché quanto accaduto alla mia famiglia non debba più ripetersi. Io credo ancora in un possibile cambiamento. Lo devono a tutti i bambini che praticano sport”.

L’appuntamento per la conferenza stampa è lunedì 2 settembre alle ore 10.30 nella sede dell’agenzia Dire in corso d’Italia 38a a Roma.
(fonte agenzia Dire Com/Red/ Dire)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube