FISE: la candidata Clara Campese denuncia illegittimità nel trattamento economico per gli elettori per ostacolare la propria candidatura

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  • Ai Comitati Regionali del Veneto e della Calabria sono state omesse informazioni relative ad una scontistica con ITA Airways, per favorire la partecipazione al voto
  • Alterata la regolarità della contesa elettorale in vista delle elezioni del 9 settembre pur in considerazione di distanze chilometriche simili
  • Chiesta rettifica ai vertici della FISE e al Presidente del CONI, Giovanni Malagò 

ROMA  Clara Campese, presidente del Comitato Regionale Veneto e candidata alla Presidenza Nazionale della FISE, e Roberto Cardona, Presidente del Comitato Regionale Calabria e candidato al Consiglio Federale con la possibile presidenza di Campese, contestano illegittimità messe in atto dall’attuale vertice federale per cercare di ostacolare la campagna elettorale dei due candidati e alterare il probabile esito delle prossime elezioni, penalizzando proprio le due regioni di provenienza dei candidati.

Abbiamo presentato formale diffida nei confronti della FISE e del CONI chiedendo che i Comitati Regionali del Veneto e della Calabria ricevano lo stesso trattamento delle altre regioni in materia di rimborsi per i trasferimenti dovuti alle votazioni”, dichiarano Campese e Cardona.

Nel dettaglio, il vertice federale della Federazione Italiana Sport Equestri, nella missiva n. 0281 del 27.07.2024 firmata dal Presidente Marco Di Paola, ha omesso di indicare la convenzione con ITA Airways per garantire la partecipazione al voto del 9 settembre, con un contributo sul costo biglietto del 50% a carico della FISE. La Federazione ha assunto così una condotta sperequativa, in violazione dei principi di imparzialità, concedendo discrezionalmente agevolazioni economiche ai Comitati Regionali e disincentivando la partecipazione al voto delle regioni del Veneto e della Calabria, circoscrizioni di appartenenza dei due candidati.

I candidati hanno, dunque, inviato formale diffida alla FISE perché provveda a modificare immediatamente la comunicazione ai due Comitati Veneto e Calabria uniformandola alle altre, e ovviamente provvedendo a reperire i voli più appropriati per i tesserati delle due regioni, al fine di consentire agli aventi diritto di potersi recare a Roma per il voto.

Inoltre, hanno segnalato al CONI tali illegittimità perché possa intervenire in qualità di Ente terzo a garanzia della legalità delle elezioni e per tutelare i principi e i valori etici dello sport. Alla luce delle gravi illegittimità che hanno contraddistinto tutta la campagna elettorale della Federazione, si chiede il commissariamento di FISE e lo slittamento della data del voto.

“Il presidente Marco di Paola si assuma la responsabilità delle condotte omissive e diseguali che ledono i doveri di imparzialità e buona gestione e che impediscono lo svolgimento di una corretta competizione elettorale e lo svolgimento di libere elezioni in vista del voto per il rinnovo della Presidenza Federale, previsto per il prossimo 9 settembre” dichiara Clara Campese. “Questo episodio è l’ennesimo atto di intromissione e ingerenza nella campagna elettorale, reso ancor più grave in quanto realizzato per il tramite di una missiva protocollare ufficiale della Federazione, a firma del Presidente Di Paola, alterata e modificata nella sostanza pur mantenendo lo stesso numero di protocollo”.

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