Il Bari in superiorità numerica rinasce nel secondo tempo: pareggio sofferto, ma serve di più per il futuro

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© foto di SSC Bari

Era una gara dal coefficiente di difficoltà altissimo per il Bari. In un’atmosfera quasi di rassegnazione. Certo, a leggere l’avversario si fa fatica a capire come può una società del blasone come quella del Bari a partire battuta in partenza contro un Sassuolo, ma il calcio è così, la società modenese ha trovato una proprietà ricca, tutt’altro che intimorita dai pochi followers del popoloso paese emiliano, brava e coraggiosa a fare calcio, a Bari, purtroppo, da sempre si fa fatica a reperire una proprietà facoltosa capace di osare e di investire in una piazza che, numeri alla mano, può dare non tanto ma tantissimo. E quando si ha la percezione di averla trovata, quando finalmente sembra che si può spiccare il volo, ecco che la proprietà usa il Bari come carta da straccio. Ci mancava, in effetti, dopo decenni di pane e acqua. Mentre la disaffezione aumenta. Certo fa rabbia sapere che è il Bari a doversi preoccupare del Sassuolo e non il contrario.Esordio per Mantovani preferito a Obaretin, Oliveri e ancora Dorval esterni, Benali e Maita a centrocampo, mentre la sorpresa è Lasagna e Novakovich entrambi dal primo minuto con Sibilli dietro.Il primo tempo di Bari Sassuolo ha evidenziato in modo netto le differenze di qualità tra le due squadre, con il Sassuolo che si è dimostrato nettamente superiore al Bari sotto tutti i punti di vista, sia tecnici che tattici. Sin dai primi minuti, il Sassuolo ha imposto il proprio gioco, riuscendo a entrare con facilità nella difesa avversaria e creando subito pericoli. Già al primo corner, il Bari ha rischiato di passare in vantaggio con un colpo di testa di Sibilli che si è infranto sul palo, ma è stato solo un fuoco di paglia.
Il Sassuolo ha subito risposto con un’azione pericolosa di Thorstvedt, uno dei giocatori più brillanti in campo, che ha costretto Radunovic a una parata decisiva, deviando in corner un tiro destinato in porta. Thorstvedt, un giocatore di qualità superiore che si fatica a immaginare in Serie B, ha continuato a creare scompiglio nella difesa barese, dimostrando la sua classe in ogni tocco di palla.
Il Bari, già in difficoltà, ha dovuto fare i conti con un infortunio muscolare a Sibilli, sostituito da Sgarbi, ma l’andamento della partita non è cambiato. Il Sassuolo, padrone assoluto del campo, ha inevitabilmente trovato il vantaggio con lo stesso Thorstvedt, che ha battuto Radunovic dopo un’azione insistita. Il gol era nell’aria e ha sancito il predominio degli ospiti.
Nonostante il netto dominio del Sassuolo, il Bari ha avuto un’occasione clamorosa per pareggiare con Lasagna, che su un cross di Dorval ha colpito bene ma ha trovato un Satalino in stato di grazia, autore di un vero e proprio miracolo. In questi casi, però, la palla deve finire in rete, e il Bari ha fallito una delle poche occasioni per far male al Sassuolo.
Il Bari ha cercato di rendersi pericoloso con una punizione di Oliveri, il cui tiro, destinato in porta, è stato deviato in corner da un difensore, ma sono state davvero poche le occasioni in cui la squadra di casa è riuscita a mettere in difficoltà la difesa neroverde.
Verso la fine del primo tempo, il Bari ha avuto una buona opportunità in contropiede, con Novakovich che ha servito Lasagna, fermato fallosamente da Lovato al limite dell’area. L’intervento è costato l’espulsione al difensore del Sassuolo, lasciando i neroverdi in dieci uomini. Tuttavia, nonostante l’inferiorità numerica, il Sassuolo non ha abbassato il ritmo e ha continuato a gestire il gioco, confermando il proprio dominio.
Il centrocampo barese è apparso in netta difficoltà, incapace di contrastare le avanzate del Sassuolo, che ha fatto praticamente ciò che voleva in mezzo al campo. Anche in dieci uomini, il Sassuolo ha mostrato una superiorità tecnica evidente, mentre il Bari ha fatto fatica a costruire gioco.
La prestazione di Dorval è stata particolarmente deludente: i suoi cross sono stati imprecisi, la sua intelligenza tattica è apparsa carente, e ha mostrato limiti evidenti nel controllo della palla e nella fase difensiva, dove è risultato fondamentalmente carente. Anche Radunovic continua a mostrare più di una perplessità.
L’ultimo squillo del primo tempo è stato un tiro di Sgarbi, deviato in corner dalla difesa avversaria, ma il Bari ha chiuso il primo tempo in svantaggio e con poche idee per ribaltare la situazione. Il Sassuolo, nonostante l’uomo in meno, si è dimostrato nettamente superiore, lasciando presagire un secondo tempo in salita per i padroni di casa.Il secondo tempo di Bari-Sassuolo, terminato 1-1, ha visto un Bari trasformato rispetto alla prima frazione di gioco. Mister Longo ha subito cambiato le carte in tavola inserendo Maiello al posto di Dorval e ridisegnando la squadra con un 3-5-2 che ha visto Oliveri a destra e Sgarbi a sinistra, mentre il centrocampo era affidato a Maiello, Maita e Benali, con Lasagna e Novakovich in attacco. Una mossa che sembrava dettata non solo da esigenze tattiche, ma forse anche dalla volontà di preservare Ricci, sempre più vicino a una possibile cessione.
Il Bari ha subito provato a spingere, e su un cross di Benali, Mantovani ha trovato il gol di testa, ma l’arbitro ha annullato per fuorigioco. Poco dopo, un’altra occasione importante: un’ottima palla di Benali per Lasagna, il cui tiro è stato respinto dalla difesa del Sassuolo. Nonostante queste opportunità, il Bari ha faticato a concretizzare, mostrando mancanza di cattiveria negli ultimi metri.
Con l’ingresso di Manzari e Bellomo, due giocatori con il cuore biancorosso, il Bari ha continuato a dominare il campo, accumulando una serie di calci d’angolo, ma senza riuscire a sfruttarli adeguatamente. Il Sassuolo, dal canto suo, ha smesso di giocare, accontentandosi di difendere il vantaggio e cercare di resistere all’assalto dei padroni di casa.
Nel finale, Longo ha deciso di giocarsi il tutto per tutto inserendo Morachioli al posto di Oliveri, passando a una squadra ultra-offensiva. E proprio nei minuti di recupero, quando tutto sembrava perduto, è arrivato il gol di Lasagna, che ha finalmente coronato lo sforzo del Bari. Un gol che ha evitato una sconfitta che sarebbe stata troppo severa e ingiusta per quanto visto in campo.
Il pareggio, seppur meritato, evidenzia ancora una volta i limiti strutturali della squadra. Se il Sassuolo non avesse perso Lovato per espulsione e Thorstvedt per infortunio, probabilmente la partita avrebbe avuto un epilogo diverso. Questo punto, però, deve servire come monito per la società: è necessario intervenire pesantemente sul mercato per colmare le lacune evidenziate. La mano di Longo si vede, ma mancano ancora i giocatori giusti per mettere in pratica la sua visione di gioco.
Oggi, il Bari ha dimostrato di poter lottare e di avere carattere, ma per ambire a traguardi importanti, servirà ben altro. La squadra ha messo in cassaforte il primo punto in classifica, e ora la palla passa alla società, chiamata a fare il necessario per rendere competitivo l’organico. La curva, intanto, continua a sostenere la squadra, dimostrando un attaccamento che merita risposte concrete sul campo.Longo a fine gara è stato chiaro: fuori i rinforzi, servono come il pane almeno un attaccante (meglio due), un trequartista, un centrocampista e un centrale difensivo., Possibilmente forti, rodati, di qualità, che facciano la differenza e soprattutto sani. Altrimenti prepariamoci a sorprese clamorose ma soprattutto ad un altro anno di sofferenza. Non sempre può capitare la Ternana.

Massimo Longo

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