Piano Mattei, al via il progetto di formazione per settanta tunisini

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Al via il progetto di due aziende, Sielte e Talenti, per l’integrazione in Italia

Autore: Alessandra Fabbretti

ROMA – Parte dalla Tunisia il progetto di cooperazione e formazione per decine di giovani nei paesi africani promosso da due aziende italiane, la Sielte Spa, specializzata nel campo di telecomunicazioni, cybersecurity e tecnologie dell’informazione, e l’agenzia per il lavoro Talenti Srl. Queste due realtà hanno risposto alla chiamata del governo e in particolare al Piano Mattei per l’Africa, che punta a realizzare progetti di cooperazione che portino a un mutuo beneficio per l’economia e le infrastrutture dei paesi africani e dell’Italia, a partire dallo scambio di risorse e know-how. Si parte a settembre con la formazione di 70 cittadini tunisini in cerca di occupazione, disposti a trasferirsi all’estero per trovare un lavoro, tra cui donne e uomini di età compresa tra i 20 e i 35 anni. Le attività di cooperazione destinate ai giovani prevedono la formazione nei laboratori ed esperienze professionali pratiche grazie al supporto delle aziende partner. Una volta terminato il periodo di preparazione, tali aziende valuteranno l’inserimento delle risorse nei loro cicli di produzione, con l’obiettivo più ampio di integrare nuovi lavoratori in Italia e rafforzare gli investimenti nella grande trasformazione digitale del Paese. Gli allievi selezionati seguiranno programmi formativi che includono sia una preparazione trasversale, con competenze anche linguistiche, in questo caso l’italiano, sia una formazione specialistica. Quest’ultima sarà mirata ai profili professionali individuati, come quello di impiantista, giuntista in fibra ottica, carpentiere, escavatorista e palificatore. Una prima parte dei giovani formati potrebbe arrivare in Italia già entro il 2024, a seconda delle pratiche burocratiche ed amministrative da espletare così come prevista dall’iniziativa.

“La formazione è uno dei nostri valori fondanti e riflette il nostro costante impegno verso la ricerca di soluzioni innovative e la formazione delle future generazioni” spiega all’agenzia Dire Salvatore Turrisi, presidente di Sielte S.p.A., azienda che negli anni ha già messo in campo iniziative come questa, e ad oggi vanta il 98% di giovani stranieri selezionati e formati regolarmente impiegati nei propri cantieri nel Centro-Nord. Turrisi continua: “Abbiamo ritenuto interessante prendere parte a questo progetto, convinti di poter offrire un contributo significativo alla creazione di sistemi di innovazione e sviluppo”. Sielte infatti, come ricorda il suo presidente, “partecipa da anni a progetti transnazionali insieme ad altre aziende italiane e poter cooperare con i paesi africani non può che essere un vanto e un ulteriore stimolo nel nostro percorso di promozione e avvicinamento al settore delle telecomunicazioni. Il Piano Mattei- sottolinea il dirigente- ci offre l’opportunità di valorizzare il nostro asset più importante: il capitale umano. Ci consentirà di investire e trasmettere queste conoscenze a nuove generazioni che porteranno avanti con successo il nostro lavoro negli anni. Proprio per questo il progetto avviato in Tunisia non può che essere l’inizio. Non vediamo l’ora di scovare brillanti risorse e integrarle nella nostra realtà lavorativa, che non può che essere inclusiva. Il nostro obiettivo, al di là di tutto, è costruire insieme un futuro più innovativo e sostenibile per tutti”.

Ancora alla Dire Domenico Orabona, ceo della Talenti Srl, spiega così la decisione dell’azienda campana di avviare questa iniziativa: “Il mercato del lavoro è in continua evoluzione e presenta un significativo mismatch tra domanda ed offerta di lavoro, una situazione che sta mettendo in crisi settori importanti e trainanti della nostra economia. In particolare, si riscontra una notevole difficoltà nell’individuare e formare giovani nelle discipline STEM, mettendo di fatto in difficoltà le imprese, specialmente quelle del settore delle Telecomunicazioni, nel garantire sviluppo e innovazione in un ambito strategico”. Talenti, assicura Orabona, “ha nel suo Dna la formazione”, e ora si mette in gioco nel suo “primo progetto internazionale, a partire dalla Tunisia, ma contiamo di proseguire con il Marocco”.

fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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