Ferie D’Agosto: Tanti stranieri in Sicilia, regina del turismo. Ma quanto costeranno agli italiani le agognate ferie d’Agosto?

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Agosto promettente per gli operatori turistici nell’isola. Tante presenze, con gli scali aeroportuali di Catania e Palermo al massimo regime di prenotazioni

La crisi idrica in Sicilia e nel Mezzogiorno, non sembra scoraggiare i vacanzieri d’Agosto che si apprestano a lasciare il pesante tran tran quotidiano delle grandi città del nord per riversarsi nelle soleggiate costiere del sud. Come ogni anno, la Sicilia, la Sardegna e la Puglia, sono le mete più gettonate dal popolo dei vacanzieri, alla ricerca del tradizionale “stacco della spina”, per una vacanza che non durerà più di due settimane.                                              Giornate da bollino nero, sia per il caldo torrido, che per il traffico veicolare, lungo le principali arterie che dalle città del nord, si diramano verso le località balneari della Liguria, dell’Emilia Romagna, Toscana, Campania e Calabria, Sicilia e Puglia ancora una volta le mete più gettonate, con punte di aumento del 20%, in Sicilia, sui voli prenotati per Palermo e un più 4% dei voli prenotati su Catania, con una crescita che registra un più 16% delle prenotazioni di voli dall’Italia per l’Isola, rispetto al 2023. Stime che parlano chiaro sull’impennata degli afflussi turistici nell’isola per il mese di Agosto e secondo i dati raccolti dalla The Data Appeal Company Gruppo Almawave, l’indice statistico parla di sostanziali aumenti delle prenotazioni italiane pari al 49%, con un balzo dal 42% al 49% nelle ultime settimane tra Luglio e Agosto, registrate nello scalo aeroportuale di Punta Raisi Palermo

Palermo e Catania si contendono lo scettro di regine delle prenotazioni nell’isola della Sicilia, con un indotto che fa girare un volume d’affari, pari a 50 milioni di euro, che vale il 7% del totale nazionale con quasi 23.000 aziende che operano nel settore turistico e 73.000 addetti(fonte ISTAT). 

Numeri che incoraggiano gli operatori di settore, nonostante le problematiche legate alle forniture idriche. Il Presidente della Regione Sicilia Renato Schifani, ha comunque rassicurato gli ospiti che usufruiranno delle prenotazioni nelle strutture ricettive dell’Isola, che non ci sarà nessun problema sulle forniture d’acqua alle stesse strutture ricettive. “Il governo della Regione”, ha spiegato il presidente Schifani, “sta lavorando con ogni sforzo per mantenere e garantire l’erogazione idrica. Quindi, i turisti, possono venire nella nostra isola tranquillamente e senza alcun timore, chiaro che stiamo affrontando un’emergenza idrica senza precedenti, ma faremo in modo di garantire e fornire l’acqua per i fabbisogni dei cittadini e dei nostri vacanzieri ospiti”. Numeri alla mano, nonostante l’emergenza idrica le rassicurazioni dell’amministrazione regionale, hanno avuto un impatto positivo sui flussi turistici nell’isola, sarebbero 21,6 milioni i visitatori previsti  nell’isola da Giugno ad Agosto con un sostanziale aumento del 16%, rispetto al 2023. Previsioni che danno conferma sulle cancellazioni della prenotazione che registrano una diminuzione del 3% e con gli scali principali dell’isola con un sostanziale aumento che sfiora il 50%.                                                                                                                                                                                                                         L’area Sud Est dell’Isola, nella provincia del Siracusano ha registrato numeri in crescendo, essendo la più vicina allo scalo aeroportuale di Fontana Rossa Catania, con un 16% sulle prenotazioni aeree per Catania, da dove è possibile raggiungere Taormina, Siracusa con l’isola di Ortigia, Avola altro bastione di presenze turistiche che si è aggiunto ai comuni periferici dell’estremo sud che, nel totale, registrano un incremento pari ad un più 18% di presenze straniere. A pieno ritmo, dopo il leggero calo di Luglio, l’area barocca della Città Di Noto e della Val di Noto, con la rassegna chiusa dagli ultimi baluardi dei comuni dell’estrema punta di Sicilia come Marzamemi e Portopalo di Capo Passero, ultimo bastione del continente europeo nell’estrema Punta di Sicilia. Dai dati si registra un 73% globale sulle visite generalizzate(italiani e stranieri) e un periodo intenso che registra più presenze nella prima quindicina di Agosto. Numeri confortanti e ciclo economico sempre più legato all’indotto turistico, la nostra Sicilia non sembra sia stata accantonata dagli italiani, ma anche dal turismo straniero, sempre più presente e sempre più numeroso, quest’anno dalle Fonti ISTAT, i dati mostrano una presenza straniera, con 2.376.000 stranieri presenti nell’isola, pari al 36,5% rispetto al 2023.

Dopo numeri, presenze e località costiere affascinanti, in termini economici l’italiano non rinuncia alle ferie d’agosto, nonostante un indice inflazionistico altalenante e il fantasma della famosa “stangata” del governo che gli italiani si ritroveranno al rientro dalle vacanze. 

Con un indice inflazionistico pari al +1,9% nel quadro generale dei beni alimentari e dei bei energetici, si potrebbe dire che non è un indice galoppante, tuttavia, nel contesto economico generalizzato, ad Agosto sono 18 milioni gli italiani che partiranno in vacanza, con un calo relativo al 10%  rispetto al 2023 e dovuto ai piani di redistribuzione delle ferie che ha segnato un aumento dei vacanzieri, nei mesi di Giugno e Luglio. Di conseguenza il 27% degli italiani è partito a Luglio, il 28% ad Agosto e il restante 19% partirà a Settembre, quest’ultima fascia è legata ai prezzi di regime ed in particolare a quelli di bassa stagione. La spesa pro capite è pari a 1.190 euro con il 10% in più rispetto alla scorsa estate, ma questo è anche dovuto alla crescita generalizzata dei beni primari di consumo. Tuttavia, i dati mostrano un incoraggiante volume d’affari su tutto il territorio nazionale pari a quaranta miliardi di euro nel complessivo e che genera il 5% del PIL e un incidenza del 13%,  sullo stesso. Un indotto che fa volare l’Italia nelle più alte statistiche Eurostat, non solo come il Bel Paese, ma anche come meta preferita da turisti  stranieri che la collocano al quinto posto tra i paesi più visitati al mondo, con la Sicilia al secondo posto tra le più ambite destinazioni dei vacanzieri nel Sud Italia.  E allora? Vacanze di pochi, Vacanze di tutti? 

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