La debolezza nascosta di Trump

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Di Raffaele Gaggioli

A meno di tre mesi dalle prossime elezioni presidenziali, Joe Biden e Donald Trump si trovano in situazioni diametralmente opposte.

Da un lato, le voci che chiedono il ritiro di Joe Biden dalla corsa alla Casa Bianca continuano ad aumentare. Oltre a diversi senatori democratici e all’ex Presidente Obama, ora anche Chuck Schumer, leader della maggioranza democratica al Senato, sostiene che l’attuale Presidente debba essere sostituito da un candidato meno controverso e più giovane.

Dall’altro lato, Donald Trump sembra oramai controllare completamente il Partito Repubblicano. Il suo arrivo alla convention di Milwaukee è stato accolto da una folla festante, confermando che nessun membro del partito tenterà di sottrare la nomination al tycoon.

Gli eventi delle ultime settimane sembrano quindi che stanno avvantaggiando il candidato repubblicano rispetto al suo avversario democratico. Le divisioni interne del Partito Democratico e l’impopolarità di Biden tra i suoi stessi alleati politici potrebbero scoraggiare la loro base elettorale dal recarsi alle urne il prossimo novembre.

Al contrario, i sostenitori di Trump sono stati energizzati dal fallito attentato avvenuto settimana scorsa contro l’affarista newyorkese. Sebbene l’attentatore fosse un sostenitore di Trump, molti dei presenti alla convention credono che Biden sia in qualche modo coinvolto e che Dio stesso sia intervenuto per salvare la vita del candidato repubblicano.

Il ricoprirsi l’orecchio destro, la stessa parte del corpo di Trump ferita durante l’attentato, con una garza bianca è oramai divenuto il simbolo del movimento MAGA (Make America Great Again) tanto quanto i famosi cappelli rossi.

Durante il suo discorso alla convention, lo stesso Trump sembra aver adottato questi argomenti. Il tycoon ha infatti dichiarato più volte che la sua sopravvivenza è un autentico miracolo, mentre le foto e i video del fallito assassinio venivano proiettate alle sue spalle.

Alcuni esperti reputano che questo entusiasmo nei confronti di Trump potrebbe portare addirittura alla nascita di una nuova dinastia politica. Molti membri del Partito Repubblicano reputano infatti che i figli di Trump dovrebbero seguire le orme del padre e candidarsi a loro volta per diverse posizioni governative.

Tuttavia, la convention repubblicana di Milwaukee non rappresenta l’intera popolazione degli Stati Uniti d’America. La retorica e gli argomenti di Trump raccolgono ampi consensi tra i suoi sostenitori, ma sono apparentemente meno popolari con altri elettori più moderati.

Nonostante le difficoltà di Biden e l’entusiasmo dei sostenitori di Trump, non è stata registrata alcuna variazione nei sondaggi a favore del candidato repubblicano. Al contrario, parte dell’elettorato americano ha incolpato lo stesso Trump e la sua retorica per il tentato assassinio nei suoi confronti.

Il discorso di Trump durante la convention repubblicana potrebbe aver peggiorato ancora di più la situazione. Anche se il discorso invitava inizialmente alla moderazione e all’unità, non ci è voluto molto prima che Trump ricominciasse a parlare degli argomenti a lui cari.

Nell’arco di un’ora e mezza, Trump ha infatti promesso deportazioni di massa, più tagli alle tasse per i finanziatori della sua campagna e ha infine accusato i democratici di barare alle elezioni (la stessa accusa che aveva spinto i suoi sostenitori ad assaltare il Campidoglio tre anni fa).

Anche la decisione di Trump di nominare J.D Vance suo vice potrebbe ritorcerglisi contro. Il senatore dell’Ohio non è infatti una scelta popolare per molteplici motivi.

Per cominciare, Vance è stato accusato di essere un trumpiano dell’ultima ora. Per mesi il politico ha attaccato Trump, chiamandolo l’Hitler americano e sostenendo che avrebbe distrutto gli Stati Uniti, ma ha cambiato completamente posizione dopo che il tycoon ha vinto per la terza volta la nomination repubblicana.

Peggio ancora, Vance è famoso per le sue radicali posizioni contro il diritto all’aborto. Il senatore sostiene che l’aborto non dovrebbe essere legale in alcuna circostanza, incluso in caso di stupro o per motivi di salute e addirittura ha più volte espresso supporto per la criminalizzazione dei farmaci anticoncezionali e altri contraccettivi.

La difesa del diritto all’aborto è diventato uno dei principali cavalli di battaglia dei democratici negli ultimi due anni, da quando la Corte Suprema ha abrogato Roe V Wade (la sentenza storica che nel 1973 aveva portato alla legalizzazione dell’aborto in tutti gli Stati Uniti). Molti analisti reputano che l’impopolarità della decisione della Corte Suprema abbia aiutato i democratici a vincere numerose elezioni.

Trump ha promesso più volte che i repubblicani avrebbero permesso a ciascun stato di regolare l’accesso all’aborto nel modo che riteneva più opportuno. Tuttavia, la sua decisione di selezionare Vance anziché un repubblicano più moderato mette in dubbio la validità della sua promessa.

Manca meno di un mese alla convention democratica di Chicago che vedrà Biden o riconfermato o sostituito da un altro candidato. Si vedrà poi se i risultati della convention avranno un qualche effetto sulla nuova campagna elettorale di Trump e Vance.

Raffaele Gaggioli

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