Violentò una compagna di scuola, i giudici condannano i genitori: “Non lo hanno educato al rispetto della donna”

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Si tratta della cosiddetta ‘culpa in educando’ dell’articolo 2048 del codice civile sulle responsabilità genitoriali. Il risarcimento in sede civile è stato quantificato in 27 mila euro

Autore: Maria Carmela Fiumanò

ROMA – “Molto importante questa decisione giurisprudenziale che chiama i genitori a rispondere civilmente per violenze gravi commesse dai figli. Va nella stessa direzione della norma contenuta nel ddl sulla condotta che prevede multe per chi aggredisce gli insegnanti. La scuola e la società debbono sempre più fondarsi sulla responsabilità individuale”. Cosi’ su X il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, riferendosi alla condanna in sede civile da parte del Tribunale di Firenze dei genitori di un sedicenne, già condannato in sede penale per violenza sessuale nei confronti di una compagna di liceo, avvenuta nel 2015 dopo averla trascinata nel ripostiglio della scuola.

Secondo i giudici, i genitori dello studente (all’epoca minorenne come la coetanea) “non lo hanno educato al rispetto della donna”. Si tratta della cosiddetta ‘culpa in educando’ dell’articolo 2048 del codice civile sulle responsabilità genitoriali. Il risarcimento in sede civile è stato quantificato in 27 mila euro.

fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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