Inizia la raccolta firme per abrogare la ” Calderoli”

Politica

Di

Oggi inizia  la raccolta delle firme per l’abrogazione della legge “Calderoli”  che, definisce le disposizioni, per l’attuazione dell’autonomia differenziata, ai sensi del terzo comma dell’articolo 116 della Costituzione

Si tratta del passaggio alle regioni, che lo richiedono di 23 materia (coprono 500 funzioni) tra quelle attualmente gestite dallo Stato.

IL trasferimento è subordinato, per 14 materie alla definizione dei LEP (livelli essenziali di prestazione) relativi“ a materie riferibili a diritti civili e sociali” che devono essere garantiti equamente in tutte le regioni.

Sarà poi il Governo a valutare quante risorse occorrono, per l’attuazione dei LEP nelle varie regioni.

LEP la cui attuazione \dipende dalle risorse finanziarie necessarie e determinate sulla base dei costi e dei fabbisogni standard.

Le restanti materie che non richiedono i LEP, possono essere richieste da subito.

La legge Calderoli è comunque una normativa procedurale che definisce in 11 articoli cosa fare, per attuare l’autonomia differenziata.

L’iniziativa di richiesta delle materie spetta alla regione,“ sentiti gli enti locali” e seguendo le norme statutarie regionali.

Quindi dallo Statuto regionale può esserci un referendum oppure una semplice iniziativa della regione.

Tutta la procedura è nelle mani del Governo, ma il Parlamento interviene con un“ atto di indirizzo” non vincolante sullo schema della intesa preliminare Stato/Regione e con l’approvazione a maggioranza assoluta del disegno di legge che contiene l’intesa per ogni singola regione.

IL Parlamento può quindi respingere le intese.

L’intesa è valida per 10 anni, rinnovabile alla scadenza e comunque il Governo può anche sulla base di specifiche valutazioni decidere di non devolvere tutte e 23 le materie richieste dalle regioni. Relativamente ai LEP l’attuazione avviene probabilmente sulla base della“ spesa storica”.

Nel caso della sanità, una funzione già regionalizzata, dove esistono i Lea che sono i Lep sanità, lo Stato definisce ogni anno il finanziamento del “fabbisogno sanitario nazionale standard” sulla base delle proprie compatibilità di bilancio, distribuendolo poi alle regioni senza tener conto dei Lea e della differente capacità regionale di offrirli sul territorio.

Già valutando l’evoluzione dei LEA si può ragionevolmente predire come finirà con i LEP ! I LEA consistono in“ prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale (tasse) “

Quindi i LEA sono i servizi che in ambito sanitario devono essere garantiti a tutti i cittadini, a prescindere dalle regioni in cui vivono

. Esiste da circa 20 anni un Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza che valuta periodicamente l’erogazione dei servizi sanitari tra le varie regioni.

Lo scorso anno è stata fatta l’ultima valutazione e due regioni, la Valle d’Aosta e Calabria, risultarono in tre indicatori fondamentali. La Sardegna in due mentre erano insufficienti su un indicatore la provincia autonoma di Bolzano (prevenzione), il Molise (ospedaliera), la Campania (distrettuale) e la Sicilia (prevenzione). I migliori sistemi sanitari con rispetto dei LEA risultarono la provincia autonoma di Trento l’Emilia-Romagna e il Veneto.

La lezione che se ne deduce che il LEA sanitario (alias LEP) non risulta rispettato, discriminando le regioni.

A margine infine una considerazione. Si sono pronunciati negativamente sul regionalismo differenziato: Banca d’Italia, Corte dei Conti, Ufficio parlamentare di bilancio, la Conferenza Episcopale e infine nel recente Country Report la Commissione europea.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube