Pomodoro Coin: un Token per il lavoro legale

Economia & Finanza

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Un modo innovativo per contrastare il caporalato e finanziare l’agricoltura

intervista di Marco Palombi a Edoardo Francesco Barzago

Edoardo Francesco Barzago

MP: Buongiorno Edoardo, grazie per essere qui con noi oggi. Puoi spiegarci in cosa consiste il progetto Pomodoro Coin?

Edoardo: Buongiorno e grazie a voi! Pomodoro Coin è una nuova criptovaluta che abbiamo creato, con il supporto tecnico e progettuale di AIA – Arts Interaction Alliance Srl Società innovativa benefit, con l’obiettivo di combattere il caporalato nel settore agricolo, in particolare nella coltivazione del pomodoro.

La nostra idea è di utilizzare una holding, costituita come una Srl italiana o una Soparfi lussemburghese, per acquistare quote di aziende agricole a rischio di caporalato. Questo ci permette di avere un impatto diretto e positivo sulla gestione di queste aziende.

MP: Sembra un un progetto molto interessante. Puoi dirci di più su come funziona concretamente, per i non addetti ai lavori?

Edoardo: Certamente. Il denaro raccolto tramite la vendita dei Pomodoro Coin non va direttamente alle aziende agricole. Invece, viene investito in un hedge fund. I profitti generati da questo fondo vengono poi utilizzati per supportare le aziende agricole. Questo approccio ci permette di garantire un flusso continuo di risorse senza intaccare il capitale iniziale, migliorando così le condizioni di lavoro e la sostenibilità delle aziende coinvolte.

MP: Perché avete scelto di concentrarvi proprio sul settore del pomodoro?

Edoardo: Il settore del pomodoro è emblematico dei problemi legati al caporalato, soprattutto nel sud Italia. Il nostro obiettivo è affrontare un problema specifico e molto sentito, dimostrando che è possibile trovare soluzioni innovative attraverso la tecnologia blockchain e la finanza. Se riusciamo a fare la differenza in questo settore, potremmo poi espandere il modello ad altri settori agricoli.

MP: Avete già qualche azienda agricola in mente con cui collaborare?

Edoardo Barzago: Siamo ancora nelle fasi preliminari del progetto, quindi non abbiamo ancora stretto collaborazioni specifiche. Tuttavia, stiamo conducendo ricerche approfondite per identificare le aziende che potrebbero beneficiare maggiormente del nostro supporto. Vogliamo essere certi che le risorse vengano utilizzate nel modo più efficace possibile.

MP: Come pensate di affrontare la sfida della trasparenza e della fiducia degli investitori in questo progetto?

Edoardo Barzago: La trasparenza è fondamentale per noi. Utilizzeremo la tecnologia blockchain non solo per la gestione dei Pomodoro Coin, ma anche per tracciare come vengono utilizzati i fondi e quali risultati otteniamo. Inoltre, pubblicheremo report periodici e coinvolgeremo auditori indipendenti per garantire che tutto sia fatto nel rispetto delle norme e degli obiettivi dichiarati.

MP: È un progetto molto importante. Quali sono i prossimi passi per Pomodoro Coin?

Edoardo Barzago: Al momento, stiamo finalizzando alcuni progetti in corso, come la chiusura della nostra iniziativa di cartolarizzazione con un gruppo bancario svizzero. Una volta completati questi passaggi, ci concentreremo interamente su Pomodoro Coin, affinando il modello operativo, completando la struttura legale della holding ed avviando il lancio del coin. Noi ed AIA siamo molto entusiasti delle potenzialità di questo progetto e non vediamo l’ora di renderlo una realtà. Ne approfitto per ringraziare Isabella Sofia di AIA per l’importante collaborazione.

Isabella Sofia (AIA Arts Interaction Alliance soc. innovativa benefit)

MP: Grazie mille, Edoardo, per aver condiviso con noi questa visione. In bocca al lupo per il futuro di Pomodoro Coin!

Edoardo Barzago: Grazie a voi per l’attenzione. Crepi il lupo!

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