Diffusione equa della conoscenza scientifica e sostegno alla ricerca: le proposte del ‘Youth 7’

Scienza & Tecnologia

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A Bologna, oltre cento giovani dai 18 ai 35 anni hanno preso parte al processo di engagement giovanile del G7

BOLOGNA – Una diffusione equa della conoscenza scientifica, maggiori investimenti nella ricerca e nelle nuove tecnologie, lo sviluppo della collaborazione con i paesi africani e la conservazione dell’ecosistema marino. Sono alcune delle proposte emerse dal Youth 7 (Y7) Scienza e Tecnologia – il processo di engagement giovanile del G7 – che ha riunito, lo scorso 21 giugno, all’Università di Bologna, oltre cento giovani dai 18 ai 35 anni. Un’occasione di confronto per elaborare delle proposte concrete su alcuni temi cruciali come i cambiamenti climatici, l’intelligenza artificiale e il futuro del lavoro.

L’incontro, organizzato dalla Young Ambassadors Society (Yas) con il patrocinio del ministero dell’Università e della Ricerca e dell’Università di Bologna e con il supporto di EY, è stato inaugurato dal rettore dell’ateneo Giovanni Molari e dal videomessaggio della ministra Anna Maria Bernini. “La scienza e la tecnologia avvicinano i popoli e il Y7 avvicina le generazioni– ha detto la ministra- Per voi giovani è un’occasione per proporre idee e soluzioni. Per noi è l’occasione di ascoltarle e di ascoltarvi”. Per Bernini, “la ricerca non è solo progresso. Non è solo costruzione di una società del benessere, ma è soprattutto potentissimo strumento di pace. Perché con la ricerca scientifica si aprono tutte le porte che le divisioni e le guerre vogliono tenere chiuse”.

Alberta Pelino, presidente della Young Ambassadors Society, fondata nel 2011 per offrire ai giovani di partecipare ai processi politici globali ufficiali, ribadisce “l’importanza delle idee dei giovani nel plasmare il futuro della scienza e della tecnologia, elementi fondamentali per affrontare le sfide globali contemporanee”. I giovani partecipanti all’incontro sono stati Suddivisi in gruppi e hanno elaborato cinque proposte che sono state Portate al tavolo del G7 Scienza e Tecnologia che si è tenuto a Bologna e Forlì dal 9 all’11 luglio. In particolari, i ragazzi propongono “la promozione di una diffusione equa della conoscenza scientifica”, accompagnata dall’”implementazione di politiche per l’accesso libero ai dati e ai risultati della ricerca”, si legge in una nota. La seconda proposta riguarda gli “investimenti nelle infrastrutture di ricerca esistenti” e lo “sviluppo di nuove strutture, con un focus sulla sostenibilità e l’accesso collaborativo”.

 

La ricerca va sostenuta anche per quanto riguarda le nuove tecnologie -dall’intelligenza artificiale alle nanotecnologie e alle tecnologie quantistiche- “con particolare attenzione alle applicazioni etiche e sicure”. I giovani propongono anche “il rafforzamento delle collaborazioni con i paesi africani per sostenere lo sviluppo tecnologico e innovativo, e promuovere l’ecosistema delle startup africane” unito alla “promozione della conservazione e sostenibilità delle risorse marine attraverso la ricerca e la cooperazione internazionale”.

 fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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