Giorgia Meloni a Bagnoli: “Le cose possono cambiare. E il Sud deve poter combattere ad armi pari”

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La presidente del Consiglio è a Bagnoli per firmare il protocollo d’intesa con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi per la riqualificazione del sito ex Italsider

Autore: Roberto Antonini

NAPOLI – “La politica deve sfidare se stessa su obiettivi difficili, serve per far capire che i politici non sono tutti uguali e avvicinare i cittadini a istituzioni”. Anche “a Caivano si era detto niente potesse cambiare invece qualcosa, con determinazione, costanza, serietà e tanto lavoro qualcosa può cambiare”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo dice a Napoli, all’auditorium di Porta del Parco a Bagnoli, dove si è recata per sottoscrivere il protocollo d’intesa con il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, commissario straordinario di Governo per il sito di interesse nazionale Bagnoli-Coroglio, che prevede la rigenerazione e riqualificazione urbana dell’area ex Italsider.
Come a Caivano “è mio impegno personale che possa accadere anche qui“, dice Meloni, “le istituzioni vogliono assumere un impegno che e anche un impegno a rispettare quello che si annuncia”.

“INVESTIMENTO STRATEGICO PER ITALIA, BEL GIOCO DI SQUADRA”

“Un bel lavoro di squadra che costituisce le precondizioni per il piano di rigenerazione urbana più ambizioso d’Europa”. Non solo: “completare il risanamento di Bagnoli è un investimento strategico per il Sud, per la Campania, per l’Italia e rivendico la scelta di questo governo di aver voluto destinare a questo progetto 1,218 miliardi di risorse della coesione”, dice ancora Meloni.

“La sfida è trasformare un’area abbandonata e inquinata, simbolo della incapacità delle istituzioni a dare risposte, in un moderno polo turistico, culturale all’altezza della Campania e di Napoli”, dice Meloni.
“È un progetto strategico che abbiamo collaborato a realizzare grazie alla riforma delle politiche di coesione portata avanti da questo governo”, dice la presidente del Consiglio, “e ispirata a una visione ben precisa, utilizzare tutte, tutte le risorse che servono a combattere i divari fra i territori concentrando quelle risorse su grandi investimenti strategici per il sud Italia, risorse non sempre spese o utilizzate per interventi strategici”.

“DIMOSTREREMO CHE CHI PUNTAVA AD ASSISTENZIALISMO SBAGLIAVA”

“Faremo quello che va fatto. Dimostreremo a chi pensava che questi territori fossero spacciati, che non avessero speranza, che si potessero solo mantenere nella loro condizione con l’assistenzialismo, dimostreremo a questa gente che si sbagliava di grosso, che si può fare molto altro, si puo fare in modo diverso e mettere questi territori in condizione di mostrare il loro valore”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo dice a Napoli, chiudendo il suo intervento nell’auditorium di Porta del Parco a Bagnoli, dove si è recata per sottoscrivere il protocollo d’intesa con il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, commissario straordinario di Governo per il sito di interesse nazionale Bagnoli-Coroglio, che prevede la rigenerazione e riqualificazione urbana dell’area ex Italsider.
“C’è molto lavoro da fare ancora, i problemi da risolvere sono tantissimi ma la volontà politica c’è e le risorse, per le cose serie, lavorando molto, le stiamo trovando”, dice Meloni, “la prospettiva che abbiamo davanti di medio lungo termine ci permette di lavorare e scadenzare gli interventi”.

“CONCENTRATO INTERVENTI PER DARE OPPORTUNITÀ A SUD, E FUNZIONA”

Il Mezzogiorno ha bisogno di strumenti che gli consentano di competere ad armi pari, di dimostrare il suo valore, il suo merito, e noi abbiamo concentrato i nostri interventi esattamente su questa lettura” e “qualcosa pare muoversi”, dice Meloni.
“I dati Svimez ci raccontano che il Pil del Sud è cresciuto mezzo punto in più della media nazionale, cosa che non accadeva dal 2015″, elenca Meloni, “i nuovi occupati sono cresciuti del 2.6% a fronte di un tasso medio nazionale dell’1.8%, ma il dato che mi rende più fiera è che gli investimenti in opere pubbliche e infrastrutture strategiche sono passati da 8,7 miliardi nel 2022 a 13 miliardi nel 2023 con un aumento intorno al 50%, infrastrutture di cittadinanza che sono la base per costruire pari diritti e pari opportunità per i cittadini e il territorio”.

fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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