Equitazione: lettera aperta

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Dipendenti della Federazione Italiana sport Equestri raccolgono deleghe per far votare l’attuale Presidente Marco di Paola

I responsabili legali dei due sfidanti alla tornata elettorale di presidente Fise per il prossimo quadriennio olimpico, Duccio Bartalucci e Clara Campese, hanno inviato alcuni giorni fa una nota informativa alla Presidenza della Fise e per conoscenza anche ai vertici del Coni e Sport e Salute, informando gli stessi di aver ricevuto diverse segnalazioni da parte di tesserati riguardanti il fatto che alcuni dipendenti della Fise girino per Circoli ed Associazioni sportive raccogliendo deleghe per l’attuale Presidente e durante gli orari di lavoro.

Per questo motivo (dipendenti pagati anche con soldi pubblici e quindi da tutti i tesserati) e soprattutto per un discorso di etica, trasparenza e correttezza morale e professionale, si richiedeva di far cessare questa attività qualora la Federazione stessa ne avesse contezza.

La risposta del Presidente della Federazione Di Paola ha lasciato sbigottiti; il Presidente infatti affermava che la libertà di espressione è costituzionalmente garantita” in questo modo più che giustificando questa modalità operativa ed esplicitamente ammettendone l’esistenza, non comprendendo ( e questa cosa ha dell’incredibile per il ruolo rivestito dallo stesso) che la stessa va esercitata nel rispetto delle norme e dell’etica anzitutto sportiva, e che dipendenti pagati con soldi anche di natura pubblica, che esercitano attività privatistica, espongono la Fise anche ad ipotesi di danni erariali non quantificabili.

Inoltre i denuncianti segnalavano il fatto, abbastanza increscioso anche questo, che il Direttore Sportivo della Fise, Terza carica più alta della stessa, nei suoi canali social facesse anche lui espressa campagna nei confronti dell’attuale presidente, cosa altamente riprovevole dal punto di vista etico e professionale, da questa persona, dipendono i destini sportivi e di aiuti federali di tutto il movimento sportivo della Federazione; non capire come questi siano segnali scorretti, poco professionali e che viziano profondamente la correttezza e trasparenza di una competizione elettorale ci sembra incredibile.

Come inspiegabile sembra anche il silenzio da parte dei massimi livelli degli organi sportivi, in primis il Coni e Sport e Salute, peraltro già informati del fatto che fossero arrivate diverse segnalazioni di raccolte di deleghe in bianco già prima che le elezioni fossero indette e da parte degli stessi dipendenti Fise.

Come è stata ignorata l’esplicita richiesta ai vertici Fise, sempre per un rispettoso concetto dietica e trasparenza, di volerle editare con un font diverso da quello delle elezioni precedenti al fine di evitare l’utilizzazione di quelle precedentemente raccolte.

Ci si domanda se tutto questo sia normale, se appartenga solo al mondo dello sport, che quindi può considerarsi un eccezione rispetto al mondo reale o se pure invece non ci sia un atteggiamento irrispettoso nei confronti di tutti i tesserati ed una sensazione di impunità che ci si auspica possa finire però molto presto, contestualmente alla fine di questo quadriennio olimpico.

Comitato la Fise del domani (Candidato alla Presidenza Duccio Bartalucci) e Comitato Clara Campese Presidente (Candidato Clara Campese)

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