Qualcuno non ci sta…

Interviste & Opinioni

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Non tutti sono disposti a cedere ogni autonomia, in cambio di ogni comodità.

C’è chi preferisce mantenere dei propri spazi , non condivisi con le istituzioni, vivendo in comunità fortemente solidali, con regole proprie (in sintonia coi Codici giuridici, ovviamente).

E’ il caso degli Amish, che rifiutano le tecnologie e le varie “comodità” moderne con qualche differenza fra le loro comunità, e sostanzialmente aderiscono a stili di vita ottocenteschi rifiutando   il più possibile di coinvolgersi con ciò che caratterizza la società dalla fine dell’ ‘800 in poi, come l’elettricità, i motori e quant’altro. Non è facile immaginare una cosa del genere, data la dipendenza ormai totale dai vari devices come smartphone, computer e altro; tuttavia, gli Amish dimostrano che è possibile spostarsi con cavalli e carri, vivere senza elettricità, produrre il proprio cibo.

Abitano in quasi 400.000 negli USA, ma esistono comunità anche altrove; per esempio, in Toscana a Nomadelfia in provincia di Grosseto. Anche se possono esserci differenze nel loro stile di vita, condividono il rifiuto delle tecnologie e il consumismo che ne deriva, nonché un forte senso di autoaiuto. L’esatto contrario dello stile di vita dei ricchi (pardon, degli “altospendenti”, come ormai si usa dire…).

In particolare, produrre il proprio cibo e mantenere il controllo dei beni finanziari sono scelte fondamentali poiché senza queste due cose non si sopravvive e si rimane schiavi di chi ci controlla.

In tal caso, la perdita di autonomia è totale e si resta in balìa della solita oligarchia dominante ossia dell’egemonìa di pochissime persone che hanno in pugno il pianeta (il cui interesse non coincide certamente con quello dei più…).

Ecco che, vista in quest’ottica, la proposta degli Amish appare di una lucidità e coerenza uniche.

Altro che criticarli definendoli primitivi, preindustriali, arretrati…Meno male che ci sono, invece, a dimostrare a tutti che è possibile!

E chi si sente  tanto “moderno”, “tecnologico” o alla moda per l’uso sempre più invadente dei dispositivi elettronici e informatici, farebbe bene a riflettere su questi temi.

Non si tratta affatto di essere rimasti al giurassico come qualcuno dice, ma bensì di possedere una vista più acuta che vede oltre l’apparenza, molto oltre. Nessuno ha idea di come la classe dirigente userà tutti i nostri dati in suo possesso, anche se non occorre molta fantasia per immaginarlo.

Gli Amish, liberi come sono dalla rete di controllo globalista, hanno molti vantaggi rispetto agli altri.

Le banche centrali e il World Economic Forum faranno in modo che la griglia vada avanti fino a quando diverrà impossibile vivere senza valuta digitale, ID digitale ecc…ecc…

Converrà puntare all’autosufficienza, altro che.

SandraFallaci©

3 Replies to “Qualcuno non ci sta…”

  1. Giada ha detto:

    Sempre interessanti questi articoli

  2. Bruno ha detto:

    Bisogna seguire l’esempio dello stile di vita degli Amish ma non incorrere nell’errore di pensare che per vivere alla loro maniera ci si debba necessariamente trasferire presso le loro comunità. Al contrario, dovremmo impegnarci per realizzare tali stili di vita dove già viviamo anche se mi rendo conto che, almeno inizialmente, cambiare gli aspetti positivi delle nostre abitudini e quasi tutto il contesto attuale è cosa difficile e che richiede molto tempo

    • Sandra Fallaci ha detto:

      Vero. Ma comunque, anche senza essere Amish, ciascuno nella propria realtà può fare qualcosa per trasformare il proprio stile di vita in direzione di una maggiore autonomia. Ne va della nostra libertà…

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