IL Fronte Popolare Francese vince puntando sul sociale

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L’alleanza di sinistra, il Nuovo Fronte Popolare (NFP) è diventato contro ogni previsione la prima forza politica nell’Assemblea Nazionale francese. Una alleanza che si ispira al Fronte Popolare,  che nel 1936 emerse sotto la minaccia del fascismo per governare la Francia.

Una coalizione formata da socialisti e comunisti, che rappresentano un vero cambiamento sul piano delle alleanze e , soprattutto su quello del programma con una forte caratterizzazione sociale.

 Un programma radicalmente neokeynesiano: aumento immediato del salario minimo e degli stipendi nel pubblico, abrogazione della riforma delle pensioni, blocco dei prezzi, tassazione dei grandi patrimoni.

IL programma riprende le proposte dell’unione delle sinistre il noto Nupes, trainata  da La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon prevalentemente fondate  sulla transizione ecologica, sulla decarbonizzazione, sulla transizione sociale, la  riforma della polizia, il no ai trattati europei sull’austerità, il  riconoscimento dello stato palestinese, la necessità di un immediato cessate il fuoco nella striscia  di Gaza e la contestuale  condanna dei crimini di guerra israeliani e di Hamas.

La coalizione di sinistra fa propria la linea del partito socialista francese  sull’Ucraina, con sostegno finanziario e armamenti al governo di Zelensky.

Disco verde sulle politiche economiche e di sviluppo da parte di economisti di fama internazionale come come Thomas Piketty , Zemmour e Zucman oltre  a 300 accademici.  

Un programma dettagliato  con i costi completi ed  equilibrati dal punto di vista del bilancio.

 Gli investimenti per la crescita, l’incremento di produttività e la transizione energetica , la lotta ai cambiamenti climatici finanziati  attraverso  una tassazione progressiva della ricchezza,  una tassazione efficace delle aziende multinazionali e una lotta tanto attesa contro il dumping sociale, fiscale e ambientale. 

A tal proposito appare davvero distante da quanto letto nella Relazione della Corte dei Conti italiana sul rendiconto generale dello Stato ,per l’anno 2023.

L’imposta sostitutiva da 100.000 euro per superricchi stranieri con residenza in Italia.Nel 2022, secondo la Corte, ad aderire al regime erano 818 contribuenti principali e 318 familiari un vero e proprio boom considerando che nel 2018 erano solo 196 i contribuenti principali e 67 i familiari. Nel quinquennio 2018-2022 il regime ha quindi generato versamenti per circa 254 milioni di euro, di cui 232 per i contribuenti principali e poco meno di 22 milioni per i familiari.
Il dato poi è destinato a crescere se si considera che l’Agenzia ha risposto, nel 2023, a 576 interpelli ,per il trasferimento in Italia. Una Italia da paradiso fiscale? 

L’NFP ha un programma politico  ambizioso  per migliorare il potere d’acquisto delle persone povere e della classe medio-bassa.

 

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