The watcher Emanuele Giannelli

Toscana

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Prende il nome dalla scultura monumentale inedita “The Watcher” la mostra personale di Emanuele Giannelli promossa dal Comune di Pietrasanta e allestita tra il campanile e la piazzetta del Duomo di Pietrasanta.

È un nuovo ritorno a casa dello scultore romano che vive e lavora in Versilia. Dopo l’installazione in Ucraina, a Leopoli (Lviv), di Mr. Arbitrium e le mostre di Firenze, Brescia, Parma, Venezia, San Quirico d’Orcia, Siena, Ortigia (Siracusa), Emanuele Giannelli apre un percorso espositivo di grande suggestione composto da un nucleo di opere monumentali.

All’interno del campanile del Duomo di Pietrasanta, un capolavoro architettonico caratterizzato da una scala elicoidale in mattoni dalla particolare torsione ascendente che vede avvolgersi su sé stessa e intorno al vuoto centrale la scalinata, è installata l’opera Gravity dell’altezza di 4 metri. In questo spazio, dove la gravità è l’elemento costruttivo sorprendente, trova spazio l’opera di Giannelli, un telamone che sorregge la sua stessa figura capovolta e che della gravità coglie diverse accezioni: regge con forza il suo doppio sovrastante ma con un’espressione di solenne e austera compostezza.

Nella piazzetta san Martino, o piazzetta del Duomo, sono installate Totemtooth (3,30 mt), altra scultura recente e fortemente emblematica del lavoro di Giannelli raffigurante un enorme molare con in cima una piccola figura, qui Giannelli ribalta decisamente le dimensioni per raccontare come l’uomo, prepotente e preponderante, abbia occupato troppo spazio nel pianeta terra e se ne è reso, arbitrariamente e unilateralmente, proprietario e legislatore assoluto e totalitario. Il molare, nelle sue dimensioni mastodontiche, scelto da Giannelli come forma per evidenziare questo gioco del ribaltamento delle dimensioni, è un invito a ridimensionare noi stessi rispetto all’universo.

Mr. Arbitrium facing Mr. Arbitrium, ovvero Mr. Arbitrium Mirrored, è il doppio della più colossale e universalmente nota scultura di Emanuele Giannelli che qui, nel suo specchiarsi, ricorda i gesti e i movimenti degli atleti dell’antica Grecia, il cui corpo a corpo disegnava immagini di bellezza e perfezione. In quest’opera, anch’essa come Gravity frutto di uno sdoppiamento, emergono gli ideali di armonia e proporzione della plastica attica, canoni di bellezza a cui Giannelli ricorre in talune sue creazioni, solo che in questa millenaria lezione di estetica ideale Giannelli introduce l’uomo contemporaneo, che con lo sguardo nascosto negli occhiali da saldatore è immerso in quella “visionarietà” che è uno dei temi portanti della poetica e dell’estetica di Giannelli.

L’opera che dà il titolo alla mostra The Watcher è una scultura inedita, creata appositamente per la mostra di Pietrasanta. Anch’essa, di dimensioni monumentali, è alta cinque metri.

The Watcher è un uomo in cammino ma con lo sguardo e con la mente, la sua posa con i muscoli in estrema tensione mette in evidenza il suo scrutare l’universo. The Watcher, colui che guarda, è dotato di un binoculus, un’estensione drammatica dei propri occhi, un apparato fantastico attraverso il quale si può cercare l’infinito per proiettarsi in una dimensione spirituale, filosofica. C’è anche in quest’opera quell’assetto che Giannelli demanda ad altre sue figure: astrarsi dalla realtà per volgere lo sguardo altrove. In questo, la filosofia e la poetica di Giannelli sono costanti: ampliare lo sguardo e l’orizzonte attraverso il binocolo di The Watcher, come attraverso il visore di Korf, significa scandagliare l’universo, restare in esercizio nel cercare lo sconosciuto o il soprannaturale, ma senza la necessità di fabbricare risposte. E Giannelli ha sempre detto di non avere risposte ma, come tutti, solo domande.

The Watcher nasce per essere un anello di congiunzione tra l’uomo e la sua ricerca spirituale e religiosa, una parola, quest’ultima, che in quest’epoca storica piuttosto che continuare a determinare un’appartenenza assume sempre più una connotazione ideologica e politica, generando distorsioni incontrollate e guerre epocali.

Gli uomini di Giannelli sono “visionari” così come l’arte è figlia della visionarietà e di quello spazio libero del pensiero in cui un artista come Giannelli costruisce nuove visioni per raccontare l’uomo del suo tempo. Un uomo fortemente ibridato dalla tecnologia, dalla virtualità, ma ancora disperatamente ancorato alla sua dimensione umana.

La mostra è gratuita. Le opere nella piazzetta sono sempre visibili e l’illuminazione notturna rende lo spazio e le opere particolarmente suggestive. Il campanile, straordinariamente aperto per la visione di Gravity è visitabile tutti i giorni dalle 18:00 alle 24:00.

La mostra è resa possibile grazie al Comune di Pietrasanta, alla Galleria d’Arte Enrico Paoli e allo sponsor PiùMe.

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