Uniti dai Miti: Cefalo e Procri

Arte, Cultura & Società

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La coppia scoppia, gli Amori Mitici ci possono dare un’interpretazione?  
I Miti sono favole preziose che ci parlano del nostro passato forse impronte genetiche che ci sono state tramandate e che la Sessuologia Scientifica ha fatto sue per spiegare le infinite sofferenze e le rare gioie della vita di coppia, Amori violenti, Amori sospettosi e possessivi che portano alla morte dell’Amore come nel Mito di:

Cefalo e Procri

Cefalo è un eroe della mitologia greca, fu amato da Eos, ma sposò Procri, figlia del re di Atene Eretteo, e dalla loro unione nacque Arcesio. La dea Artemide fece due regali alla principessa: un giavellotto che non mancava mai il bersaglio e il cane Lelope che era in grado di raggiungere tutto ciò che inseguiva. Procri offrì a Cefalo i due regali magici, nella speranza di fargli dimenticare la dea. Tutto sembrava andare per il meglio tra i giovani sposi. Ma la principessa era gelosa e un giorno seguì il marito nella foresta dove andava a caccia. Anche Eos era gelosa e vide la possibilità di vendicarsi della rivale. Agitò le foglie del cespuglio in cui Procri era nascosta, Cefalo lanciò il giavellotto magico pensando che vi fosse nascosto un animale, l’arma non poteva mancare il bersaglio e la uccise. Cefalo, sconvolto, si gettò in mare. La morte di Procri è metafora della morte dell’Amore. Il dott. Domenico Trotta sessuologo e andrologo è uno dei massimi esperti di Miti e Amori Mitici che così riassume e attualizza il Mito di Cefalo e Procri:

Prima ferito e poi ucciso da uno dei più grandi nemici del sentimento amoroso: il sospetto, il dubbio, la gelosia. Che nella nostra storia, con la mancata fiducia di Cefalo, viene incrinato e poi, con la gelosia di Procri, cessa definitivamente di esistere. In Cefalo e Procri c’è il confronto con i bisogni contraddittori di esclusività e assolutezza e le limitazioni di un rapporto univoco e quindi con il desiderio di indipendenza, libertà da vincoli e legami, e il gusto della propria realizzazione individuale ed erotica. La non conciliabilità degli opposti bisogni apre lo spazio ai sentimenti negativi della gelosia e del sospetto e quindi esita nella morte dell’amore, metaforicamente rappresentata della uccisione di Procri da parte di Cefalo.

Umberto Palazzo

Editorialista de Il CorriereNazionale.net

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