Uniti dai Miti: Eros e Psiche

Arte, Cultura & Società

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La coppia scoppia, gli Amori Mitici ci possono dare un’interpretazione?  
I Miti sono favole preziose che ci parlano del nostro passato forse impronte genetiche che ci sono state tramandate e che la Sessuologia Scientifica ha fatto sue per spiegare le infinite sofferenze e le rare gioie della vita di coppia, il dott. Domenico Trotta sessuologo e andrologo è uno dei massimi esperti di Miti e Amori Mitici che così riassume:

Sono tante le storie di amori che il mito ci ha tramandato. Storie dolci e appassionate, di amori romantici e carnali, fugaci e senza fine. A testimonianza della forza del desiderio sessuale e amoroso e del bisogno che ogni singolo ha di confrontarsi, fondersi, relazionarsi con l’altro. L’uomo può certamente vivere da solo. Ma una vita da solo è una vita vissuta sottotono o comunque a metà. È con l’Altro e solo attraverso l’Altro che l’uomo può riuscire a vivere e affermare la pienezza del proprio essere, soddisfare bisogni arcaici ed identitari, dare spazio ad emozioni e contraddizioni, scaricare aggressività e tensioni negative. In altre parole, vivere la gioia dell’esistenza e della propria individualità, aspirare e sognare la felicità. È a questo che ci rimandano le storie del mito d’amore. Che non sono, nel mito classico, sempre semplici, omogeneamente piatte e rassicuranti o anche a lieto fine. Perché spesso non sono ideali le condizioni in cui gli amori si vengono a creare, non sempre facili sono i rapporti d’amore e troppo labili possono essere le ragioni che li sostengono, perché possano conservarsi stabili e duraturi nel tempo. Gli amori infatti vivono e si nutrono di elementi di forza e fragilità, assolutezza e precarietà, e tutta una serie di elementi esaltanti e nello stesso tempo contraddittori capaci di mescolare felicità e disperazione. In un continuo mutare e divenire, che esalta e da luce al singolo e alla coppia e rende la vita degna di essere vissuta. (Da Sessualita e Mitologia di Domenico Trotta, Erosmart Publications 2021)

Eros e Psiche

La bellezza di Psiche suscita l’invidia di Afrodite. Per umiliarla, la dea invia presso di lei Eros con il compito d’ispirarle amore per un uomo volgare.Eros vede Psiche, è
si innamora perdutamente. Eros fa rapire Psiche da Zefiro che la porta in una splendida dimora. Qui il dio la fa sua sposa I due s’incontrano di notte, al buio, senza vedersi. Nella casa non c’è un lume. Eros, divino, sa tutto e avverte Psiche che verranno da lei le sorelle, invidiose, e le chiederanno chi sia il suo sposo misterioso. La fanciulla non dovrà rispondere e comunque non potrebbe. Perché Eros non le ha mai rivelato la sua indentità. Le sorelle insinuano il dubbio: forse lo sposo che non vuol farsi vedere perchè è deforme o forse è un mostro. Psiche vuole guardare in faccia Eros, con un lama in una mano e una lucerna a olio nell’altra, s’avvicina al letto ed ecco vede la piú mite e la piú dolce di tutte le fiere. L’arma le cade. Si china su di lui per baciarlo, ma una goccia d’olio caldo schizza dal lucignolo sulla spalla destra del dio. Eros si sveglia non dice nulla e fugge. Psiche lo cerca in tutto il mondo. Tra le altre, dovrà scendere agli Inferi e ottenere da Persefone uno scrigno. Non dovrà mai aprirlo. Vinta, ancora una volta dalla curiosità, Psiche apre il cofanetto: ne esce un vapore che l’addormenta. Eros è angosciato per la perdita della bellissima sposa. Si rivolge a Zeus che accetta di metter pace tra Psiche e Afrodite. La sposa di Eros diventa una dea ed entra nell’Olimpo. Passioni e conflitti di coppia che disegnano anche la nostra attualità.

Umberto Palazzo

Editorialista de Il Corriere Nazionale.net

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