“Nel 2022, quando la pandemia stava per finire, quando non c’era più nessuna reale emergenza, e negli altri paesi europei era ripresa la vita di sempre, inspiegabilmente in Italia il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il presidente del Consiglio, Mario Draghi, si resero responsabili di gravi discriminazioni ai danni della popolazione. La conseguenza fu che solo in Italia in quel periodo si vedevano strade e piazze deserte, saracinesche abbassate, locali vuoti o addirittura chiusi definitivamente.
Avvennero fatti gravissimi. Padri di famiglia, poiché non vaccinati, furono sospesi dal lavoro e privati dello stipendio. Molti ospedali rifiutavano il ricovero a persone non vaccinate. Agli ultracinquantenni non vaccinati era vietato entrare nei negozi e negli uffici pubblici. Ma anche fatti risibili avvennero: si vedevano persone in bicicletta, in luoghi non affollati, con tanto di mascherina sul volto, persone sole in macchina con la mascherina. La gente, del tutto priva della capacità di giudizio, obbediva alle disposizioni più assurde e ridicole”.
Renato Pierri