G7: sette secoli di arte italiana, in mostra nel castello normanno-svevo di Mesagne

Puglia

Di

di Ilaria Solazzo

A partire dal 12 giugno 2024, la Puglia, a Borgo Egnazia, ospita un G7 speciale, in un momento estremamente delicato e teso per gli equilibri mondiali. Al di là delle tensioni politiche, che si spera possano trovare – anche grazie all’incontro dei Capi di stato e di governo dei Paesi più industrializzati del mondo – una soluzione, il meeting è l’occasione per intrecciare politica, arte e cultura, offrire agli ospiti un’esperienza straordinaria. L’obiettivo è consentire un viaggio tra i capolavori della storia dell’arte italiana e dei suoi maestri. Per questo, al castello normanno-svevo di Mesagne, è stata allestita la mostra “G7 – sette secoli d’arte italiana” – anticipata al BIT di Milano tempo fa – che si inserisce in un ambizioso piano di sviluppo turistico del Salento, con Mesagne come punto focale.

L’atrio e le sale nobili del castello normanno svevo di Mesagne (Brindisi) sono state la degna cornice (le sale nobili sono anche il contenitore) per inaugurare «G7, Sette secoli di arte italiana», la mostra che, visitabile da domani e fino al 30 novembre prossimo, è stata allestita per la cura del prof. Pierluigi Carofano e organizzata – nell’ambito del Protocollo d’Intera Puglia Walking Art – da Micexperience Rete d’Impresa, con enti promotori il Comune di Mesagne e la Regione Puglia, in collaborazione con il Ministero della Cultura.

Nell’atrio del castello, all’inaugurazione hanno presenziato il Direttore Servizio III – Direzione Generale Musei “Fruizione e comunicazione del patrimonio culturale”, Luca Mercuri; il Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, Francesca Riccio; il presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone; il direttore generale del dipartimento Cultura e Turismo della Regiona epUglia, Aldo Patruno; l’assessore regionale alla Cultura, Viviana Matrangola; il presidente di Micexperience Rete d’Impresa e ideatore di Puglia Walking Art, Pierangelo Argentieri; il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, e il curatore della mostra, Pierluigi Carofano, il quale, subito dopo l’inaugurazione, ha illustrato il percorso espositivo, soffermandosi sui singoli aspetti caratterizzanti un’esposizione che compendia sette secoli di arte italiana dal XIV al XX secolo in un corpus di 51 opere.

Nelle sale nobili del Castello di Mesagne dove è allestita la mostra «G7. Sette secoli di arte italiana», «ogni opera è come un sassolino che segna un percorso di cambiamento che allora come oggi è una scelta radicale quanto difficile e coraggiosa». Così legge il visitatore all’inizio del percorso espositivo, che risulta essere «una proposta che non può certamente essere esaustiva, ma traccia un percorso presentando alcuni dei Maestri della storia dell’arte italiana nel corso di sette secoli». Le opere scelte descrivono il gusto di ogni epoca e segnano alcuni punti cardine del cambiamento: la scoperta della spazialità in pittura raccontata con gli occhi degli allievi di Giotto e di Simone Martini; l’invenzione dello sfumato leonardesco; il classicismo e il naturalismo del Seicento interpretato dai Carracci e Guido Reni; il vedutismo di Canaletto e l’algido neoclassicismo di Canova fino ad arrivare alla contemporaneità delle Combustioni di Burri.

Si parte con “Gli albori dell’arte italiana” e si prosegue riflettendo su “Il primo Rinascimento”, dirigendosi “Verso la maniera moderna”. Ci si tuffa quindi ne “Il Seicento: Naturalismo Classicismo e Barocco” e ancora ne “Il Neoclassicismo e il gusto per l’antico”. Volgendo verso la conclusione del percorso espositivo, quindi, ecco le ulteriori riflessioni su “L’Ottocento. Citazioni letterarie e rappresentazioni del vero” e su “Il Novecento, un secolo di sperimentazioni”. Il tutto in una sapiente compresenza di opere custodite in Musei e Pinacoteche pubbliche e collezioni private: da un seguace di Nicola Pisano ad Alberto Burri, con unico artista vivente Roberto Ferri. Fra i due estremi tanti Maestri dell’Arte italiana, che hanno lasciato segni tangibili delle loro spiccate, ed a volte uniche, capacità artistiche.

Infine, una nota che fa sempre piacere: la Mostra è pienamente accessibile ai visitatori diversamente abili e a tutti coloro che hanno una qualsiasi esigenza motoria particolare in quanto la struttura è dotata di ascensori e rampe per agevolare il passaggio ed il raggiungimento del primo piano del Castello.

La Rete di Imprese Micexperience Puglia, sotto la guida di Pierangelo Argentieri, si propone di consolidare un circuito turistico alternativo. Il castello di Mesagne, risalente all’XI secolo e restaurato nel Quattrocento, rappresenta lo sfondo ideale per progetti culturali di alto profilo. L’esibizione nasce per combinare il summit mondiale del giugno 2024 con una proposta che celebri l’arte italiana tra il XIV e il XX secolo. Ogni visitatore avrà la possibilità di ammirare opere di Giotto, Donatello, Tiziano, Leonardo Da Vinci e la sua bottega, Antonello Da Messina, Raffaello, Caravaggio, Bernini, Canova e Pino Pascali. Il protocollo d’intesa tra la Direzione generale Musei, la Direzione regionale Musei Puglia, il ministero della Cultura e il Comune di Mesagne definisce la mostra “un evento collaterale al summit internazionale”, mirato a promuovere la conoscenza della storia dell’arte italiana al pubblico del G7, nazionale e locale.

Tra le opere esposte figurano pezzi straordinari, come ‘Annibale cartaginese’ di Andrea del Verrocchio, ‘Testa dell’Assunta’ di Orazio Riminaldi, ‘San Giuseppe con Bambino’ di Guido Reni e ‘Campaspe’ di Mattia Preti, oltre alla ‘Veduta del Canal Grande verso est ‘del Canaletto. Curata dal prof. Pierluigi Carofano e dal suo comitato scientifico, l’esibizione resterà aperta al pubblico dal 13 giugno al 30 novembre 2024, ogni giorno dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 22:00, con orario prolungato fino alle 23:00 nei fine settimana. Chiusura il lunedì mattina. La struttura è completamente accessibile ai visitatori con disabilità grazie alla presenza di tutte le attrezzature di sostegno necessarie. Per informazioni specifiche è possibile contattare la segreteria all’indirizzo: segreteria@pugliawalkingart.com.

 

G7: sette secoli di arte italiana, in mostra nel castello normanno-svevo di Mesagne

Foto tratta dal profilo Facebook ufficiale del sindaco T. Matarrelli

Visitare questa mostra prestigiosa è stata, per me, un’esperienza profondamente arricchente e indimenticabile. Immersa nella bellezza e nella storia della Puglia, mi ha dato l’opportunità di ammirare opere d’arte di inestimabile valore, che hanno suscitato emozioni intense e riflessioni profonde. Ogni pezzo esposto racconta una storia, un frammento di cultura e tradizione che ha contribuito a formare l’identità artistica e storica del Nostro Paese. L’attenzione ai dettagli, la cura nell’allestimento e l’alta qualità delle opere esposte consentono di apprezzare appieno il talento e la creatività degli Artisti.

Questo viaggio culturale non solo ha arricchito la mia conoscenza dell’arte e della storia nazionale, ma ha anche permesso di connettermi con il patrimonio culturale in un modo più personale e significativo e mi ha offerto una prospettiva nuova e affascinante su come l’arte possa far discutere e riflettere. Ogni sala un viaggio in un diverso periodo storico, con opere che raccontano non solo la visione degli artisti, ma anche i cambiamenti sociali, politici e culturali che hanno attraversato la l’Italia in particolare nel corso dei secoli. Ogni pezzo mi ha parlato in modo differente, suscitando emozioni, ricordi e pensieri che hanno arricchito la mia comprensione del mondo a 360 gradi. Alla fine della visita, mi sono sentita ispirata e grata per l’opportunità di partecipare a un evento così significativo che ha lasciato un segno profondo nel mio cuore e nella mia mente, rinnovando l’amore per l’arte e il desiderio di esplorare ulteriormente le meraviglie culturali che il mondo ha da offrire.

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