In fondo a sinistra

Politica

Di

di Salvatore Maria Mattia Giraldi

Vice Direttore

Compagno di scuola, compagno di niente

Ti sei salvato dal fumo delle barricate?

Compagno di scuola, compagno per niente

Ti sei salvato o sei entrato in banca pure tu?

(Antonello Venditti)

I terroristi delle Brigate Rosse da assassini diventano rivoluzionari, i sovversivi diventano ideologi e dopo anni di galera, insegnano nelle università, pubblicano libri e si candidano, mentre nessuno, oltre ai propri cari, probabilmente, ha mai pianto uno dei tanti poliziotti e carabinieri vigliaccamente uccisi per le strade per garantire quella sicurezza che oggi ci consente di vivere civilmente nel nostro paese.

Disordine, disumanizzazione, allentamento dei vincoli etici e sociali e perdita dei punti di riferimento univoci determinano una condizione giovanile che fa proprio un modello di società fondata su quella perversione che incentiva, incoraggia e patrocina una realtà dove terroristi, ladri, corrotti ed immorali hanno un futuro garantito.

Formare nei licei la futura classe dirigente significa forse offrire come modello una Salis, violenta, condannata, prevaricatrice, occupante abusiva di alloggi a danno degli aventi diritto, che grazie al gioco sporco dei radical chic viene, da detenuta, addirittura catapultata in parlamento europeo, al solo scopo di sottrarla alla detenzione ed alla pena.

Una vergogna tutta italiota, che affonda le radici nel vizio, nella trasgressione, nell’alterazione, nell’anomalia e nella prevaricazione.

Ancora si può parlare di Educazione Civica e Codice Etico nelle scuole, quando l’alto grado di pericolosità ed il significato culturale di queste azioni, affermano nei bambini e negli adolescenti l’ammissibilità di modelli offensivi, violenti a discapito della legalità? 

Uno Stato che afferma valori ed azioni morali nell’insegnamento, offrendo la possibilità, ad un popolo alla deriva, di scuotere attraverso il voto l’onestà e di promuovere l’illegalità, la violenza e la perversione, quale garanzia offre al futuro delle persone oneste?

Riappropriarsi dei principi morali e cercare di insegnare qual è il corretto metro di ciò che è bene e di ciò che è male, resta la sola possibilità di affermare la legalità. 

Per tutelare la legalità ed il futuro dell’onestà, arrestando la sporca deriva sociale promossa da una sinistra che adotta “mezzucoli” in odor di fascio, nonché l’uso delle coperture politiche, servirebbero leggi severe ed immediate.

È il lento processo dell’assuefazione che logora la mente del distratto, del superficiale e del disattento, fino a renderlo incapace di capire il confine netto che ancora esiste fra morale ed immorale, fra legale ed illegale, fra normale ed anormale, fra artefatto e naturale, fra vero e falso.

Una certa classe si è appropriata della comunicazione e da anni diffonde modelli che drammaticamente indignano, offendono, sorprendono e violentano adulti, giovani e bambini, promuovendo una società dipendente dal sul sesso, dalle devianze, dal vizio, dalla violenza, dallo scandalo, dall’alterazione, dagli espedienti e dalla sottrazione, in nome di una libertà che si fonda su dei diritti di nuova interpretazione e contemplazione, che di fatto non servono a tutelare nulla, oltre a quello che Costituzione e Codici già ben tutelano, ma esclusivamente ad imporre a tutti un volere orientato al raggiungimento di uno status che destruttura sempre più la normalità, anche biologica, indebolendo la capacità interpretativa dell’identità e della devianza, divenendo il punto più critico del futuro dei giovani.

In fondo anche la Salis, che presto indosserà tailleur e borse firmate deve, come nell’infelice caso di Aboubakar Soumahoro, ringraziare chi conoscendo il proprio elettorato, composto dalla borghesia medio-alta che segue e sostiene per moda e per snobismo idee estremistiche e radicali, ha inteso candidarla e cambiarle di fatto la vita. Resta certo che una “guerriera antifascista che lottava per la libertà” come lei, grazie al disorientamento di tendenza ed al tornaconto di una coalizione politica compiacente, è finita da una realtà di violenta repressione del libero pensiero ad una immersione in apnea nel calderone dell’astratta e sottile repressione della libertà, nell’imposta condivisione di diritti e valori ad esclusivo appannaggio delle banche, dove la profonda stima nei suoi confronti recita:

 “Se Ilaria Salis a luglio dovesse sedere all’Eurocamera, non sarebbe un problema, d’altronde in quest’aula non sarebbe la prima criminale” (Fidez, Eurodeputata).

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