Bullismo

Libri & letture consigliate

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Riporto la versione abbreviata, principalmente del mio discorso, dell’intervista doppia  del 7 febbraio 2024 ritrovabile sul mio canale YouTube.  Il tema è attualissimo e scottante. Due libri per narrare il bullismo in teoria e nella pratica, seppur con eventi romanzati.

Ciao a tutti, oggi vi do il benvenuto a questa puntata speciale.

Parleremo di bullismo, che è un argomento molto importante per me,e presenteremo i libri di Ileana Aprea ed Emanuela Molaschi.

Emanuela Molaschi (intervistatrice):

Vorrei presentare il saggio di Ileana Aprea, chiarendo che lei è una persona molto preparata e, per questo, la mia prima domanda è con quale titolo hai scritto questo saggio: sei una dottoressa, un’ insegnante… Insomma, ti occupi di bambini?

Poi vorrei sapere cosa deve fare una persona vittima di bullismo. Che cosa si deve fare, invece, quando si è adulti e si è a contatto con dei bambini o dei ragazzi che sono vittime?  Vedendo la copertina di questo saggio, mi viene da  chiederti: com’è che il bullo può essere anche vittima?

Ileana Aprea (intervistata):

Buongiorno Emanuela. Innanzitutto ti ringrazio per la bella opportunità che mi stai dando di parlare nuovamente

di un tema, purtroppo, ancora molto attuale: quello del bullismo. Sono laureata in psicologia e sono pedagogista familiare Anpef  e quindi, da sempre, sono interessata  ad affrontare temi importanti come questo.

Avevo scritto un articolo e, grazie anche alla collaborazione con csdr writing, ho deciso di aderire ad un progetto che mi ha aiutata a  trasformare l’articolo in questo saggio: Bulli si nasce o si diventa.

Un bambino vittima di bullismo, secondo la mia esperienza, dovrebbe parlare con gli adulti di riferimento, anche se la sua reazione potrebbe essere quella più comune tra le vittime di bullismo: chiudersi in se stessi, spesso a causa della vergogna che provano rispetto ai comportamenti che ibulli attuano su di loro.

La cosa importante sarebbe parlarne con un insegnante, con genitori o anche, ad esempio, con gli allenatori, se il ragazzo pratica qualche sport.

Un adulto che conosce un bambino o un ragazzo vittima di bullismo dovrebbe ascoltarlo, supportarlo ed aiutarlo a decidere di parlarne. Nel  caso questo adulto fosse un insegnante, dovrebbe consigliare alla vittima

di parlarne con i genitori e accompagnarlo in un percorso che la aiuti a superare la cosa e, soprattutto, l’ aiuti

a denunciare il fatto. Parlarne aiuta la vittima a capire che  ciò che gli accade non è colpa sua. La porta a capire che quello che accade non  dipende da lei, ma da ragazzi che canalizzano la loro rabbia su di lei perché la vedono fragile o debole.

Il bullo è solo una vittima di se stesso e dei suoi comportamenti. Lui pensa di essere il più forte perché riesce a prevaricare quelli che ritiene le vittime ideali ma, alla fine, la persona fragile è proprio lui e quindi bisogna lavorare, oltre che sulle vittime, anche sui bulli.  Si deve aiutarli a capire che i loro comportamenti non portano a nulla di buono.

Scrivere sul bullismo, come dicevo all’inizio della nostra chiacchierata, è  importante perché, purtroppo, ancora oggi, il bullismo fa tante vittime.

Penso che sia importante in ogni occasione parlare di questo argomento.

Pertanto, grazie ancora per la bellissima opportunità che mi hai dato.

**************

Ileana Aprea ( intervistatrice ):

Buongiorno Emanuela. Come mai hai deciso di scrivere un romanzo sul tema del bullismo?

E come mai hai scelto la metafora del viaggio per affrontare questo tema?

Quale dei tre padri che accompagneranno la protagonista durante il suo viaggio nelle tre dimensioni è quello che

Cable vorrebbe ritrovare al suo rientro nella realtà?

Cosa significa famiglia per Cable e per te?

Ultima domanda: in cosa consiste la felicità per la protagonista del tuo romanzo, ma anche per Emanuela?

Emanuela Molaschi ( intervistata):

Il libro sul bullismo Padri e figlie: tre viaggi per la tua vera famiglia nasce dall’idea di parlare di un argomento che io conosco molto bene, sia nell’ambito scolastico , sia in altri.

Il viaggio, invece, è una metafora in quanto, quando sei vittima di un bullo ti senti parte di un viaggio: devi attraversare diverse sensazioni, emozioni e vari sentimenti. Alla fine, riesci a superarle, si spera. Di solito, se riesci, puoi andare oltre a questo dolore e capire che non è colpa tua, ma della difficoltà di qualcun altro.

Il padre che Cable vuole ritrovare alla fine del viaggio, inizialmente sembra essere quello che, per i canoni della società, è il più ricco, il più potente e quello più importante nella scala sociale e, quindi, può effettivamente aiutarla a ‘eliminare’ i bulli dalla sua vita.

Infatti, basta che lui parli che, in pochi minuti, Cable si libera dai suoi persecutori.

Grazie a sua madre e alla stessa macchina del tempo che è parlante e pensante, Cable riuscirà a comprendere che, in realtà, c’è di più. I sentimenti la portano altrove, facendole capire che tutto quello che pensava sulla sua vera famiglia, in realtà, era una convinzione insinuata nella sua mente dai bulli.

Essi erano invidiosi della sua situazione famigliare.  Ciò che è reale è quello che lei prova sentendo tutto quello  che vivono i suoi veri genitori. Cable, nonostante tutto, va a cercare sempre il suo vero padre. Quando torna a casa, capisce che tra lei i i famigliari, c’è un legame. Nelle vite parallele, mentre essi la cercano, lei riesce a percepire il loro dolore all’idea di averla persa. Lo sente e lo vede come un una visione.

Pe me e la protagonista, la felicità e la famiglia hanno significati molto simili. In alcuni casi, la felicità si può trovare proprio nella famiglia, ma anche nell’essere capiti, nell’essere accettati per quello che si è, senza dover per forza cambiare. Tutto ciò avendo la propria nomea intatta, senza che persone invidiose anche adulte, che non sono mai cresciute sotto alcuni aspetti, possano mettersi di mezzo. Purtroppo i bulli sono anche adulti.

La famiglia può essere sia di tipo tradizionale, sia di altri tipi. Ormai ci si sta modernizzando in vari aspetti dellasocietà e, quindi, io credo che la famiglia sia quel posto che si può chiamare casa. Esso è composto dalle persone che ti vogliono davvero bene, chiunque queste siano.

Perché la vera famiglia non si trova sempre subito. Non è sempre detto che si nasca in quella giusta. Si può anche circondarsi da persone che ci sono vicine, ma non hanno il nostro sangue. Quelle possono formare la nostra nuova famiglia: amici, famiglia del partner… persone di fiducia. Si sa che, purtroppo, alcune famiglie sono nocive , in quanto i componenti non sono adatti a svolgere il loro ruolo. A volte, i ragazzi in affido considerano davvero gli altri della casa famiglia come dei parenti e questo è bellissimo, perché dal dolore si arriva all’amore. Anche questo, però, a volte non piace ai bulli.

Allora auguro buon viaggio a tutti alla ricerca della propria famiglia e della felicità.

Ricordatevi sempre che nessuno può dirvi chi siete; a parte voi stessi. Nessuno può dirvi chi amare e chi vi ama; solo voi lo sapete. Praticamente, svelando in parte la trama, Cable si trova in una situazione dove lei è la figlia, ma anche la sorella, di persone famose. Ha una famiglia molto allargata perché, in particolare la mamma, ha reso zii e zie persone che l’hanno aiutata in passato e che le volevano bene: ma erano suoi amici. Questa ‘Grande Famiglia Allargata’ viene invidiata dagli adulti della scuola (professori vari, presidi eccetera) che hanno conosciuto personalmente questi amici- parenti. Ovviamente è invidiata anche dai compagni di classe. Tutti tendono a far sentire Cable a disagio rispetto a quello che lei è e che i suoi sono. Vedendo che l’approccio della sua famiglia verso i bulli è diverso da quello che lei vorrebbe, Cable, arrivata a toccare il fondo, non ce la fa più. Incomincia davvero a credere che sia giusto dubitare dei suoi. Nelle famiglie, a volte si discute, a volte non ci si capisce, il che amplifica la sensazione di dover credere ai bulli.

Fortunatamente, Cable riesce a capire la verità, però faticosamente a causa del passaggio tra l’ indigenza e la ricchezza. A volte si confonde perché il potere di ottenere quello che vuole e  che le spetta, senza  dover lottare continuamente, le piace. Quando Cable diventa la figlia di una persona che conta molto e che viene temuta rispetto ai suoi  veri genitori, riesce a ottenere tutto senza nessuna difficoltà.  Però questo in alcuni casi provoca tristezza nella nuova famiglia, perché per ogni cosa che lei ottiene, altri componenti della stessa, perdono qualcosa a cui tengono. Questo le fa comprendere che in ogni universo parallelo il padre è diverso perché lei riuscisse ad apprezzare il suo. Erano i bulli a farle vedere che lui era sbagliato. Con lui non aveva mai litigato, anzi, lui la difendeva. Lei aveva avuto una discussione con la mamma che, però, le ha sempre voluto bene. Voleva solamente evitare che lei commettesse altri errori. Perciò Cable rinuncia alla ricchezza e al potere e torna a casa. Anche l’odiata sveglia in grado di far partire la macchina del tempo, incredibilmente, perde qualcosa restando in un universo parallelo fittizio.

La sveglia Jessica e Elli, la mamma, insegnano a Cable che in famiglia tutti devono essere felici e che la felicità non è solamente riuscire a ottenere quello che è giusto, ma anche avere accanto qualcuno che ti vuole bene e fa del suo meglio per te. È vero che ha dei difetti e sbaglia ma, parlando dei problemi, si può migliorare.

E, infine, Cable e la sua vera famiglia sconfiggono i bulli.  La situazione della scuola cambia. È un bel sogno, ma è la morale.

Purtroppo, il tutto era nato dai professori, che avevano creato zizzania tra i compagni, mettendo in testa ai ragazzi cose che non erano vere.

Supplico tutti voi che leggete di fare attenzione, che siate ragazzi o che siate genitori. Cercate di capire bene che cosa succede nelle classi: se veramente si tratta di un problema tra compagni o se ci sono anche degli adulti invidiosi di qualche cosa che avete  e che, purtroppo, in certi casi, non si può dare loro per farli smettere di bullizzare la gente. A volte non è soltanto la fama in se stessa (intesa anche come voti alti, abilità particolari, doti artistiche ecc), ma è proprio il fatto di essere una famiglia unita nonostante tutto. Nel libro è la fama, ma si può restare uniti anche se si ha un componente della famiglia malato o disabile.

No al bullismo!

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