Il Principe Paolo di Giovine di Roccaromana è orgoglioso di rendere pubblico il suo ingresso come Ballestreros de Hermandad nella Nobile Compagnia dei “Ballestreros Hijosdalgo de San Filipe y Santiago” organo riconosciuto come corpo nobiliare dal Regno di Spagna e da Augustan Society Inc. La confraternita Nobile Compagnia dei Cavalieri Balestrieri di San Felipe e Santiago (el Menor) è stata fondata intorno all’anno 1350 nella città di Alfaro, La Rioja, in Spagna. L’appartenenza alla Compagnia Nobiliare è sempre stata considerata un “atto positivo di nobiltà”, rendendo o confermando i Cavalieri Balestrieri come nobili con “nobiltà di sangue e d’armi”.
Non solo ma in virtù della loro ammissione, i membri della Nobile Compagnia ricevono il Don onorifico per sé e per i loro discendenti maschi che erediteranno e trasmetteranno lo stemma del membro. Inoltre le mogli dei membri e le discendenti femminili sono chiamate Doña (Donna).
Il simbolo è la balestra come arma militare e da caccia già conosciuta dall’Antica Roma. Dopo un periodo relativamente oscuro, nell’XI secolo venne alla ribalta in Europa un’armeria (di notevole importanza nella Guerra dei Cent’anni) e per la caccia agli animali selvatici. Nel Regno di Navarra, i riferimenti documentari ai balestrieri sono molto antichi e risalgono al XIV secolo dove la terra era di proprietà del Regno di Navarra e Alfaro ed era una fortezza molto potente contro la Castiglia. Alfaro fu attaccata dalle truppe del pretendente Don Enrique de Trastamara nel 1367, dall’Infante Don Juan di Castiglia nel 1378, e più tardi nel 1430 da Pedro Fernández de Velasco, maggiordomo capo di Don Juan II di Castiglia. Anche se in quelle tre occasioni il castello rimase, la città fu bruciata dai castigliani. Durante questo periodo fu mantenuta una compagnia di nobili balestrieri, i cui privilegi furono riconosciuti e confermati dai tribunali di Castiglia. La Nobile Compagnia ha sempre goduto del patrocinio e della protezione della Corona Spagnola.Un altro importante riconoscimento per Don Paolo Di Giovine che va ad aggiungersi a tanti altri titoli che gli sono stati conferiti in questi anni.
Dott.ssa Melinda Miceli Critico d’arte, Editorialista
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