Liberta’ di credo e riconoscimento religioso 

Comunicati stampa

Di

Giuristi e rappresentanti istituzionali nazionali ed esteri saranno ospiti della Chiesa di Scientology di Roma per un convegno sullo stato della libertà di religione

La Costituzione italiana riconosce pienamente la libertà religiosa come diritto inviolabile dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità (art. 2).

Non differenzia lo status dei cittadini in virtù della religione professata o non professata, in nome del principio di eguaglianza (art. 3); prevede di intrattenere relazioni su base paritaria con le confessioni religiose organizzate e assicura loro una pari misura di libertà (artt. 7 e 8); assicura il diritto di tutti di professare liberamente la propria fede religiosa, in qualsiasi forma, di farne propaganda e di esercitare in privato o in pubblico il culto, con il limite dei riti contrari al buon costume (art. 19); garantisce che il carattere ecclesiastico e il fine religioso o di culto di un’associazione o istituzione non siano cause di speciali limitazioni legislative, né di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività (art. 20).

Attualmente manca ancora una disciplina generale sulle confessioni religiose e trova ancora applicazione la n. 1159 che risale al 1929, pensata in un’impostazione del tutto diversa, che non a caso parla ancora di “Culti Ammessi”

Giovedì 30 maggio, giuristi e rappresentanti istituzionali nazionali e provenienti dalla Spagna, Francia, Grecia, Stati Uniti e Colombia discuteranno il tema in un contesto internazionale così da esplorare come i diversi sistemi giuridici affrontano la pluralità religiosa e la relazione tra stato e confessioni.

      

Il convegno, organizzato in collaborazione con l’Osservatorio su Enti Religiosi, Patrimonio Ecclesiastico e Organizzazioni Non Profit dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, si terrà nell’auditorium della Chiesa di Scientology di Roma, in via della Maglianella 375, con inizio alle ore 10.00.

Il programma prevede i seguenti panel:

Tavolo internazionale: norme sul diritto alla libertà di religione e di credo.

Modera il prof. Alfonso Celotto, professore ordinario di Diritto Costituzionale, Università degli Studi Roma Tre.

Intervengono:

l’On. Lorena Ríos Cuéllar, Senatrice della Colombia;

il prof. José Daniel Pelayo Olmedo, Vice Direttore Generale per il Coordinamento e la Promozione della Libertà Religiosa del Ministero della Presidenza del governo spagnolo;

Dr. Gary Vachicouras, docente e coordinatore per gli affari accademici e amministrativi presso l’istituto di studi post laurea in teologia ortodossa (Chambésy-Ginevra);

l’avv. Austin Hepworth, esperto costituzionalista degli Stati Uniti d’America;

il prof. Juan Ferreiro Galguera, professore ordinario di Diritto Ecclesiastico, Università di Oviedo, Spagna;

il prof. Vincent Berger, professore di diritti umani, College of Europe, Strasburgo;

Tavolo italiano: riconoscere il diritto e rispettare la libertà di religione.

Modera il prof. Antonio Fuccillo, professore ordinario di Diritto Ecclesiastico e Interculturale, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”;

Intervengono:

la prof.ssa Maria D’Arienzo, professoressa ordinaria di Diritto Ecclesiastico, Canonico e Diritti Confessionali, Università degli Studi “Federico II” di Napoli;

il prof. Gianfranco Macrì, professore ordinario di Diritto Interculturale e delle Religioni, Università degli Studi di Salerno;

il prof. Francesco Sorvillo, professore associato di Diritto e Religioni, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.

Dibattito finale

 Modera prof. Antonio Fuccillo e intervengono:

Imam Dr. Nader Akkad, Grande Moschea di Roma, presidente del Consiglio Euro Mediterraneo per il Dialogo e co-presidente della Commissione Internazionale Mariana Mussulmano Cristiana della Pontificia Accademia Mariana Internazionale.

Dr. Marco Respinti, direttore incaricato del sito di denuncia bitterwinter.org, giornalista, saggista e membro dell’International Federation of Journalists.

Madre Anastasia, consigliera giuridica della Diocesi Ortodossa Romena.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube