Picchiata e minacciata per 29 anni dal marito, poi la denuncia e la fine dell’incubo

Sicilia

Di

La storia arriva da un piccolo centro della provincia di Catania

Autore: Salvo Cataldo

PALERMO – Ventinove anni di soprusi, violenze, aggressioni e minacce. La vita per una donna di un piccolo centro catanese era, di fatto, da sempre un inferno. E in quell’inferno c’erano anche i figli che subivano dal padre, e marito della donna, lo stesso trattamento. Tutto questo fino all’aprile di quest’anno, quando la donna ha deciso di denunciare tutto ai carabinieri.

NEL 1995 L’INIZIO DELL’INCUBO

Grazie all’intervento dei militari, quindi, un’autentica liberazione con l’arresto del marito. Si tratta di un 55enne finito ai domiciliari in una abitazione diversa da quella familiare, con il braccialetto elettronico. L’uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia. Secondo i carabinieri, che hanno ascoltato e messo nero su bianco la denuncia della vittima, le condotte aggressive nei confronti di moglie e figli andavano avanti dal 1995.

“TI AMMAZZO E TI LASCIO DOVE SEI”

La vittima ha raccontato di “continua vessazioni e denigrazioni – è la ricostruzione dei militari -, in un crescendo di violenza fisica e verbale, sfociata in minacce di morte con coltelli e lancio di oggetti”. Stesso trattamento sarebbe stato riservato dall’uomo ai propri figli, sia da minorenni che in seguito. “Ti ammazzo e ti lascio dove sei”, è una delle frasi rivolte dal 55enne a moglie e figli, anche davanti ad amici e parenti.

E ancora: schiaffi, pugni e lesioni alla moglie durante i litigi in circostanze notate anche da persone che frequentavano abitualmente la famiglia e che hanno fornito poi ai carabinieri dei dettagli che hanno rafforzato la denuncia della vittima, la quale, da due anni, dormiva sul divano di casa per paura che il marito di notte potesse farle del male.

fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube