Perché le donne cattoliche chiedono anziché pretendere?

Ora Legale per i Diritti Umani

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Non capisco perché le donne cattoliche che desiderano ricevere l’ordinazione sacerdotale, aspettino pazientemente il giorno (verrà?) in cui la Chiesa si degni di concedere loro la grazia. Se ritengono sia un loro diritto (ed è un loro diritto), perché non lo pretendono? Per comprendere che le donne nella Chiesa come nella società, hanno gli stessi diritti degli uomini, basta il comandamento fondamentale di Gesù. L’amore per il prossimo non fa discriminazioni, non distingue le persone secondo il genere cui appartengono. E la società di oggi non è quella al tempo di Gesù. Gli uomini della Chiesa dovrebbero prenderne atto, ma non vogliono dividere il potere con le donne. Non sono le donne a stabilire il proprio ruolo nella Chiesa, sono gli uomini. Non sono le donne a stabilire come deve essere intepretato il Vangelo, sono gli uomini. Non sono le donne a scrivere il Catechismo, sono gli uomini. Alle donne è concesso di insegnarlo ai bambini. Qualsiasi decisione importante è presa dagli uomini.

Perché allora le donne cattoliche non ricorrono a tutti i mezzi pacifici per ottenere ciò che spetta loro? Comincino a disertare le chiese, a non offrire la loro opera, a non versare l’otto per mille, a non fare alcun tipo di offerta. Insomma, ricorrano a ogni mezzo legale per ottenere giustizia.
Renato Pierri

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