Coppi, uno dei massimi esperti di fusione nucleare

Scienza & Tecnologia

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Era ora ! IL Prof. Bruno Coppi docente alla Normale di Pisa e al prestigioso MIT (Il Massachusetts Institute of Technology),  una delle più importanti  Università di Ricerca del Mondo con sede a Cambridge nel Massachusetts (USA) ha rilasciato una intervista sulla fusione nucleare.

IL Prof Coppi ha dato contributi fondamentali nei campi della fisica del plasma, della ricerca sulla fusione nucleare, della fisica spaziale e dell’astrofisica del plasma.

Nel campo della fusione è uno dei massimi esperti del Pianeta.

Venerdì scorso a Milano, palazzo Pirelli si è svolto il convegno:  “ Fusione Nucleare: uno scrigno da aprire”.

Finalmente una voce di super esperto, per zittire i tanti cialtroni che sull’argomento nucleare, scarabocchiano sui giornali e i“ cantori” a gettone nelle TV.

Tutti allineati sulle castronerie di alcuni cialtroni  della politica.

IL Prof. Coppi ha dichiarato:  “L’idea di riprendere il discorso dell’energia nucleare è ottima, ma si tratta soprattutto di recuperare le competenze e i cervelli, tra cui molti sono all’estero. Adesso le persone che vengono consultate sull’energia nucleare non so se sarebbero in grado di passare un esame.”

E aggiunge “. Il motivo di tanta resistenza ? “Ignoranza e interessi…”

Nel 1977 il Prof Coppi, che aveva già progettato un altro reattore sperimentale per la fusione nucleare, ALCATO, progetto in Italia IGNITOR sviluppato principalmente nei laboratori di  Frascati dell’ENEA.

Continua il Prof. Coppi nella intervista: non si capisce perché il ministro Fratin non abbia cercato, magari anche all’estero, persone di altissima competenza e di grande valore nel campo del nucleare. Fratin non ha pianificato un gruppo di affidamento a livello tecnico (….) Il Covid è stato sconfitto dalla scoperta del vaccino, ma perché non è stato adottato lo stesso principio di ricerca nel nucleare? Nella fusione questa fiducia nella scienza non c’è.”

Resta inteso che solo quando l’energia generata da fusione sarà superiore, a quella necessaria per mantenere il plasma“ acceso” senza ricorrere a fonti energetiche esterne si potrà affermare, che il saldo energetico positivo può giustificare la generazione commerciale di energia.

La fusione avviene a  temperature elevatissime (milioni di gradi) del plasma, che deve essere perciò “confinato”.

ITER il confina il plasma in un campo magnetico all’interno di una macchina denominata TOKAMAK, ma sembrano possibili altri metodi.

International Thermonuclear Experimental Reactor (ITER) il più grande progetto di fusione termonucleare.IL record unico che ITER segna non riguarda la “combustione” del plasma a temperature 10 volte superiori a quelle del nucleo del Sole, il mantenimento della reazione, o la generazione di energia netta per alcuni brevi secondi. ITER ha i conti disastrati e ritardi, sforamenti di budget  accumulati minacciano di trasformarlo nel progetto più in ritardo e con i costi più gonfiati della storia.
Una tecnologia di fusione poco conosciuto è la fusione POLYWELL, termine che deriva dall’unione delle parole “poliedro” e “buca di potenziale”.

Sembra che la tecnologia sia più economica delle altre.

Brevetto di una ditta USA, la EMC2 Fusion Devolement Corp. E’ alla ricerca di finanziatori e propone un programma di ricerca triennale da 30 milioni di dollari per verificare se la tecnologia Polywell sia, o meno, la strada più rapida per ottenere a prezzo conveniente energia da fusione nucleare. IL Prof. Coppi non ha minimamente fatto cenno a questa nuova, presunta tecnologia a basso costo per la fusione termonucleare e zero accenni al nucleare da fissione.

Né Small Module Reactor o inesistenti reattori di IV generazione realizzati.

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