Processo Open Arms. Imputato Matteo Salvini, audito oggi l’ex ministro Moavero

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Moavero: “Libia e Tunisia no porti sicuri, già 5 giorni prima dello sbarco l’allora Presidente Conte aveva comunicato paesi disposti a ospitare i naufraghi”
Si è tenuta oggi a Palermo la nuova udienza del cosiddetto Processo Open Arms, in riferimento alla missione 65 della ONG svoltasi ad agosto del 2019, che vede imputato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio Matteo Salvini, l’attuale Vicepremier che all’epoca dei fatti era a capo del Viminale.
L’appuntamento odierno ha visto l’audizione di Enzo Moavero Milanesi, all’epoca Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Alla domanda se la Libia e la Tunisia fossero porti sicuri dove poter sbarcare i naufraghi dell’Open Arms l’ex ministro ha risposto con un secco no. 
“Moavero ha fatto una ricostruzione precisa e puntuale della procedura di ridistribuzione tra gli stati membri dei naufraghi, sottolineando come questa sia sempre stata su base volontaria. A livello non normativo ma di prassi, ha spiegato l’ex Ministro, i singoli Paesi Europei, nel rendersi disponibili precisavano la percentuale di persone che erano disposti a prendere in carico. Quando questa interlocuzione era in atto, oltre alla decisione sul numero di naufraghi, la discussione verteva anche su precise caratteristiche come ad esempio essere o meno richiedenti asilo.Moavero, nel dettaglio, ha raccontato i vari passaggi e interlocuzioni con gli altri paesi sottolineando come queste dilatassero i tempi rendendoli molto lunghi ai fini della presa in carico dei naufraghi. L’ex ministro – che si è definito ministro indipendente e non tecnico – durante l’udienza ha spiegato come, a livello di intermediazione con gli altri Paesi, si spingeva sui termini della ridistribuzione ma, all’interno di queste linee guida (non normative), non fu messo a verbale niente riguardante lo sbarco o meno dei naufraghi. Inoltre, ha detto Moavero, già il 15 agosto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva comunicato una lista di paesi che avevano dato disponibilità a ospitare i naufraghi a bordo della Open Arms, lo sbarco invece è avvenuto 5 giorni dopo.” ha detto l’avvocato di Open Arms Gaetano Pasqualino commentando l’udienza.
È stato stilato il calendario delle prossime udienze: il 14 giugno ci sarà un’udienza interlocutoria che tratterà l’ammissione di documenti oggi depositati e l’eventuale richiesta di altri testi. Il 12 luglio la discussione della procura e il 20 settembre quella delle parti civili. La discussione della difesa con possibile sentenza sarà invece prevista per il 18 ottobre.

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