Il Bari stecca la prima. Ora serve un miracolo a Terni o sarà serie C. Meritatamente

PugliaSport & Motori

Di

Foto SSC Bari

L’obiettivo non era tanto vincere, perché una vittoria la si può cercare e trovare anche in campionato per i tre punti. Oggi, nella gara “1” dei playout era d’obbligo non solo vincere ma farlo con qualche gol di scarto così da poter andare a Terni con un discreto margine di tranquillità anche se nel calcio – col Bari in particolare – la tranquillità non esiste, né mai è esistita, non ne parliamo, poi, quando lo stadio si riempie: si riceve sempre l’effetto contrario. Lo dicono i numeri, lo conferma la storia, non noi.

Giampaolo ha confermato quasi tutta la formazione che ha giocato col Brescia con la variante di Bellomo dal primo minuto al posto di Achik. Peccato che la volta scorsa si giocasse col Brescia che non aveva da chiedere più niente al campionato. Oggi la Ternana ha dimostrato di essere il Bayern di Monaco, del resto col Bari tutte diventano squadroni europei.

Un primo tempo da incubo come nei peggiori film di Hitchcock, forse anche peggio. Mai visto un frame del genere. Bari completamente nel pallone tenuto in piedi da Pissardo che ha parato un rigore, da un episodio dubbio che forse al Var avrebbe decretato un secondo rigore, da due pali, e poi da almeno cinque tiri in porta pericolosissimi. Mentre il Bari è stato a guardare. E pensare che i biancorossi erano partiti bene sin dal primo minuto quando su cross di Pucino, Sibilli di testa ha preso il palo. Poi solo Ternana, con quel Pereiro, un’ira di Dio, che è entrato in area come il burro, al pari di Carboni e Favasuli che hanno fatto letteralmente quel che hanno voluto senza che nessuno ostacolasse i loro passi, mentre Acampora non è mai entrato in partita e Sibilli ha giocato col freno a mano tirato. Una squadra che doveva segnare quante più reti possibili ma che ha giocato con un attaccante, Nasti, senza esterni. Davvero un suicidio assistito e previsto. Diciamo che è andata di lusso, come suol dirsi.

Netta la differenza tra le ultime tra gare giocate al trotto senza particolari patemi d’animo e questa dove l’avversario ha pensato bene di giocare al calcio dimostrando di essere squadra.

Il secondo tempo è stato più equilibrato, grazie anche all’entrata di Maita al posto di uno spento Acampora che ha dimostrato quel che è stato quest’anno, altro che progressi. Il Bari ha saputo organizzarsi meglio in campo, ci ha messo grinta, spirito, cuore, equilibrio e disciplina tattica, tanto che su una discesa di Ricci, Nasti l’ha messa dentro mandando in visibilio i 35 mila del San Nicola. Ma non è bastato. La Ternana ha tirato i remi in barca, si è chiusa dietro per merito del Bari e alla prima – ed unica – opportunità avuta in attacco ha pareggiato con Pereiro, grazie anche ad una deviazione. Un po’ il simbolo del Bari di quest’anno, una squadra che obiettivamente non merita di rimanere in B. Non ne parliamo dei disastri dei cambi: Kallon e Puscas letteralmente inutili nel contesto, anzi pure dannosi perché Puscas, in occasione del gol, perso il contrasto, avrebbe dovuto quantomeno tirare la maglietta a Pereiro per fermarlo ed invece il nulla. Un po’ come Maita avrebbe dovuto fare a Zappa lo scorso anno. Con tutt’altro che lieti fini. Certi giocatori sembrano che siano venuti a Bari per timbrare il cartellino. Sembrano impiegati sfalzini che trascorrono le otto ore di lavoro nelle sale delle macchinette del caffè a spettegolare, a fumare sigarette e a raccontarsi barzellette mentre una città retrocede. Crediamo che meriterebbero ben altro, altro che stipendio. Bellono, puntualmente, si è fatto ammonire per le solite parole di troppo verso un guardialinee. Il lupo perde il pelo ma non il vizio.

Una gara sbagliata nel primo tempo. Come nelle previsioni, in pochi pensavano che oggi il Bari avrebbe vinto con parecchi gol. E forse, sotto sotto, in pochi pensavano di vincere dopo un anno orribile. Come si poteva essere ottimisti dopo lo sconforto di quest’anno? Oggi si è vista una partita vera e quando si gioca seriamente puntualmente il Bari perde o non vince. E oggi era importante vincere ed invece siamo con un piede e mezzo in C.

Ora occorre vincere a Terni, occorre un’impresa perché la Ternana ha dimostrato di essere più squadra organizzata e preparata, ben messa in campo. Altro che squadra inesperta. Magari sarà davvero inesperta, ma con questo Bari tutte diventano magicamente espertissime.

Nel secondo tempo ha giocato meglio e proprio nel migliore momento è stato castigato. Il risultato è giusto intendiamoci, anzi forse alla Ternana ci va strettissimo il pareggio dopo quanto si è visto in campo. Poi ci si mettono le ingenuità di Nasti che si toglie la maglia e viene ammonito rischiando l’espulsione, Bellomo con la lingua lunga le cui sostituzioni sono state necessarie ed inevitabili per non correre il rischio di rimanere in dieci, Kallon e Puscas che sono giocatori inutili.

Esperimenti inutili stasera con Bellomo esterno. Non si può giocare con tre uomini dietro Nasti che non sono né trequartisti, né esterni, e soprattutto non si può giocare con un attaccante solo in una gara da vincere con almeno tre gol di scarto, visto anche l’avversario non era il Bayern ma la quintultima della B. Qualcuno potrà dire: ad averlo un attaccante. Giusto.

Dispiace per Giampaolo, o chi per lui, ma le scelte sono state sbagliate. Contro una squadra organizzata ne ha pagato le conseguenze. La verità è che si sono confermati i difetti e le lacune che ci si porta da questa estate.

Certo, tutto può accadere giovedì prossimo, ma da dove dobbiamo, e possiamo, trovare un margine di ottimismo se la squadra è questa, le scelte tecniche sono sbagliate, e i cambi non solo sono inutili ma peggiorano il risultato? Ditecelo voi, magari sbagliamo noi.

Commuovente il giro dle campo del Capitano Valerio Di Cesare che si è congedato dal pubblico che gli ha voluto bene per otto lunghi anni. Un giocatore che senz’altro contribuirà ad arricchire la storia del club fatta di tanti bassi e di pochi alti.

Massimo Longo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube