Accordo tra ENEA e CERN di Ginevra

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Una lettura delle notizie provenienti dal mondo scientifico consentirebbe, a volte di evitare la classificazione di“ asino disinformato”, sovente appiccicata a politici e sensali di presunte nuove tecnologie..
Sottoscritto a Ginevra un Accordo di collaborazione tra l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) e l’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare (CERN).
Collaborazione per progettazione e validazione di sistemi nucleari innovativi, come i reattori veloci di quarta generazione, che quindi come più volte scritto attualmente non ne esistono.
Esiste come reattore più avanzato e di terza generazione Plus, l’EPR francese. (European Pressurized Reactor o Evolutionary Power Reactor).
CERN ed ENEA collaboreranno anche nel settore della fisica delle particelle elementari, dei rilevatori, dei sistemi avanzati di produzione di particelle, nella fusione termonucleare e infine nella produzione di radionuclidi per applicazioni mediche.
Saranno avviate anche attività che includono, “ esperimenti ad alta energia come il Muon Collider (bersaglio per fasci di protoni per la produzione di muoni) e il Future Circular Collider (bersaglio per fasci di fotoni), un progetto per un assorbitore di metallo liquido per il Beam Dump Facility (assorbitore del fascio di protoni del Super Sincrotrone Protonico) e tecnologie di test presso l’impianto HiRadMat”, ha affermato il Presidente dell’ENEA Gilberto Dialuce.
“I dati nucleari ottenuti dagli esperimenti forniranno il supporto essenziale necessario, per innovare e progettare tecnologie: per i reattori di quarta generazione punteremo a migliorare le caratteristiche di sicurezza e di smaltimento dei rifiuti radioattivi attraverso l’incenerimento dei nuclidi a vita lunga; nei reattori a fusione studieremo l’impatto delle condizioni di elevato irraggiamento su materiali innovativi per i futuri sistemi”, ha sottolineato il responsabile del Dipartimento Nucleare dell’ENEA Alessandro Dodaro.
Oggi a Ginevra in occasione del settantesimo anniversario del CERN si terrà un seminario, per studenti sul CERN, sugli strumenti più avanzati al mondo e sulle opportunità a disposizione degli studenti.
Nel tardo pomeriggio si terrà una conferenza sulla ricerca, che riguarda la fisica delle particelle dal titolo“ Dalla particella di Higgs alla ricerca sulla materia oscura”.
Le 70 candeline saranno spente il 29 settembre prossimo anniversario di quell’anno 1954 quando dodici Paesi, tra cui l’Italia, fondarono ufficialmente a Ginevra l’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare (il CERN), destinata a diventare il più grande laboratorio di fisica delle particelle al mondo.
Di strada sul piano scientifico il CERN ne ha fatta molta producendo anche ricadute tecnologiche e, applicazioni dal forte impatto sulla società e sulla nostra vita quotidiana.
Il CERN, oggi conta 21 stati membri e migliaia di scienziati di oltre 100 nazionalità diverse, è anche esempio di come la scienza rappresenti un fertile terreno di dialogo e di collaborazione.
Tra i tanti risultati raggiunti dalla comunità scientifica del CERN, alcune scoperte hanno notevolmente migliorato la comprensione delle leggi fondamentali della natura e spinto in avanti le tecnologie.
Dalla scoperta delle particelle mediatrici della forza debole, i bosoni W e Z, premiata con il Nobel a Carlo Rubbia e Simon van der Meer nel 1984, all’invenzione del World Wide Web da parte di Tim Berners-Lee nel 1989.
Dallo sviluppo di un rivoluzionario rivelatore di particelle, opera di Georges Charpak che per questo vinse il Nobel nel 1992, alla scoperta del bosone di Higgs nel 2012, e che è valso il Nobel a Peter Higgs e François Englert nel 2013.
Oggi al CERN è operativo il più potente acceleratore di particelle al mondo, LHC (Large Hadron Collider), che, potenziato lavora a energie mai raggiunte prima: e che permetteranno ai fisici di continuare a cercare risposte ad alcune delle domande più fondamentali sull’Universo.

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