A Palermo sit-in dei sindacati per la morte dei cinque operai di Casteldaccia

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Circa trecento persone si sono radunate davanti alla prefettura in via Cavour. Proclamato per oggi anche lo sciopero generale

Autore: Salvo Cataldo

PALERMO – Un sit-in di circa trecento persone si è tenuto a Palermo, davanti alla prefettura, in via Cavour, per protestare dopo la morte di cinque operai a Casteldaccia. L’iniziativa è stata organizzata da Cgil, Cisl e Uil palermitane che hanno indetto anche quattro ore di sciopero generale per oggi all’inizio del turno di lavoro. In via Cavour, dove il traffico delle auto è bloccato, sono giunti anche i vertici regionali della ‘triplice’. In strada anche una delegazione della Fillea Cgil Palermo con uno striscione: “#bastamortisullavoro”.

Durissimo il segretario della Cgil di Palermo, Mario Ridulfo: “Questa tragedia non è nata da una fatalità – dice -. Non conosciamo le cause che l’hanno prodotta ma conosciamo ciò che sta a monte di quanto accaduto: le norme che hanno determinato la precarietà del mondo del lavoro”. Secondo Ridulfo: “quando un lavoratore è precario è fragile e ricattabile, non può rifiutarsi di scendere in un pozzo o salire su un ponteggio”. Il segretario della Cgil Palermo poi conclude: “Occorre andare a monte e mettere mano alle cause che generano queste situazioni cambiando quelle norme che determinano i rapporti di forza nel mondo del lavoro, altrimenti continueremo ad assistere a commemorazioni sterili e inutili”.
Leonardo La Piana, segretario della Cisl Palermo-Trapani, sottolinea il problema della mancanza degli ispettori del lavoro: “Gli inquirenti chiariranno i contorni di questa tragedia ma di fatto sappiamo che fino a quando non aumenteranno i controlli e non ci saranno gli ispettori del lavoro per controllare tutte le imprese non ci sarà alcun passo avanti in tema di sicurezza”, è l’amara constatazione.

La Piana poi lancia l’allarme: “Siamo alla vigilia di importanti investimenti con risorse Pnrr, se il sistema non cambia andremo incontro a una carneficina. le aziende capiscano che la sicurezza non è un costo ma un investimento”. In piazza anche la segretaria della Uil regionale Lusiella Lionti: “Da anni chiediamo interventi veri contro gli incidenti sul lavoro – ricorda -. Ormai è una strage continua. Questi non sono incidenti ma omicidi. Chiediamo un tavolo permanente sulla salute, chiediamo che arrivino gli ispettori per controllare le imprese e chiediamo che quelle in regola vengano chiuse”.

 fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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