A Gaza ancora morti: 32 in 24 ore. Vertice in Egitto, si lavora per il cessate il fuoco

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Il bilancio dei palestinesi uccisi sale a oltre 34mila dall’inizio degli attacchi israeliani. Delegazione del Qatar al Cairo

Autore: Alessandra Fabbretti

ROMA – Mentre una delegazione del Qatar si reca al Cairo, in Egitto, per promuovere il cessate il fuoco nella Striscia, il ministero della Sanità di Gaza fa sapere che nelle ultime 24 ore negli attacchi sono rimaste uccise 32 persone. 

Il ministero, guidato da esponenti di Hamas, ha così aggiornato a 34.654 il bilancio dei palestinesi morti da quando Israele ha lanciato un’operazione militare contro l’enclave, in risposta all’attacco subito da miliziani armati lo scorso 7 ottobre, in cui hanno perso la vita 1200 persone. Aumentata anche la stima dei feriti palestinesi: con gli ultimi 41 di ieri, si attesta ora a 77.908 persone. 

Come riporta Al Jazeera, ai colloqui odierni al Cairo sono attesi anche esponenti di Hamas, chiamato a scongiurare l’attacco armato che Israele ha minacciato di sferrare su Rafah se non sarà raggiunto un accordo entro la settimana che permetta di riportare a casa i cittadini israeliani tenuti ancora in ostaggio a Gaza. “Siamo determinati a garantire un accordo in modo da soddisfare le richieste dei palestinesi” fa sapereil movimento palestinese in un comunicato. La scorsa settimana, il governo israeliano ha presentato una bozza di accordo definita “generosa” dagli Stati Uniti, ma che non ha convinto Hamas, che chiede il cessate il fuoco permanente e il ritiro di tutte le forze militari dalla Striscia in cambio del rilascio degli ostaggi.

DA RAFAH DENUNCIANO RAID E COLPI DI ARTIGLIERIA

Tuttavia, sebbene l’operazione militare israeliana non sia stata ancora avviata nella sua interezza, da Rafah vengono denunciati raid e colpi di artiglieria: la scorsa notte è stata colpita un’abitazione civile e tre persone che risiedevano all’interno sono morte.

Queste ultime fanno parte delle 11 uccise in totale la notte scorsa. Alcune di queste hanno perso la vita a Khan Younis, ancora nel sud della Striscia: sebbene siano state trasportate all’ospedale Europeo, i sanitari hanno fatto sapere di non essere stati in grado di intervenire a causa della mancanza di medicinali e attrezzature mediche. Altre persone sono invece morte in attacchi denunciati nell’area centrale di Gaza.

fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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