Ingenti ricchezze in pochissime mani

Economia & Finanza

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Proprio così. E dire che c’era chi lo sapeva perlomeno dagli anni  ’80 o forse anche ’70. Ricordo una trasmissione di Maurizio Costanzo, doveva essere negli anni ’90, in cui si parlava della ricchezza totale del  pianeta tutta quanta in mano a non più di 500 persone circa.

Incredibile…? Allora lo sembrava, ma oggi si parla di 4 sole società che muovendo varie migliaia di miliardi tengono sotto scacco l’economia mondiale. Significa che il sistema bancario, l’alta finanza, tutti i settori industriali compreso il farmaceutico, e ovviamente tutti i mass-media, sono in mano a pochissimi soggetti che sono i veri padroni (non i governi, ma questo si sapeva già…).

Le quattro società si chiamerebbero State Street, Vanguard, Wellington Management e Black Rock. Ma dei nomi c’importa poco, quel che interessa è un inquietante fenomeno di cui si parla poco o niente in confronto alla portata del problema…o no?

Agli studenti s’insegna che l’ ‘800 ha visto la nascita del capitalismo moderno, dell’alta finanza, della Borsa, delle S.P.A. ecc…ecc…: per una maggiore efficacia nella spiegazione, si disegna alla lavagna una fabbrica e la si divide in vari pezzetti ciascuno dei quali rappresenta 1 azione che ognuno può acquistare. Però s’insegna anche che esisteva l’anti-trust e che  comunque il mondo del business era attenzionato. O forse si trattava più di forma che di sostanza…?

Oggi la situazione è divenuta così inquietante che non si è più solo   perplessi; si è affranti, poiché non si vedono vie d’uscita.

Eppure l’ ‘800 era parso un secolo molto promettente: l’aristocrazia aveva perso e ormai cedeva il passo alla borghesia che l’aveva surclassata alla guida dei vari paesi, l’industrializzazione procedeva a grandi passi nei paesi più sviluppati, le conoscenze scientifiche venivano applicate alla produzione, l’economia dei paesi europei avanzava.

Ma qualcuno era già perplesso a quei tempi…

Quando Giacomo Leopardi, con una capacità di sintesi che solo i grandi poeti possono avere, nel 1836 scriveva “le magnifiche sorti e progressive…secol superbo e sciocco” era solo pessimista o aveva capito che a niente serve lo sviluppo scientifico-economico-industriale senza un progresso vero nell’etica dell’umano?

A quanto pare, la borghesia ha fallito troppi obiettivi…

SandraFallaci©

One Reply to “Ingenti ricchezze in pochissime mani”

  1. Bruno ha detto:

    E’ un argomento su cui ci sarebbe molto da discutere. Lo strapotere di una ristretta élite mondiale ha potuto realizzarsi grazie ad un sistema capitalista spregiudicato e senza limiti massimi all’accumulo di ricchezza personale quale è quello negli USA. Gli effetti di questo obbrobrio, a cascata e grazie alla globalizzazione, si sono poi fatti sentire anche nel resto del mondo, quantomeno quello nostro “Occidentale”. A questo punto, per correre ai ripari, esistono solo due alternative: o si uccide (ridimensiona) il mostro (ma come e chi può farlo?!) o si va a vivere in quella parte del mondo dove il mostro non è (ancora) arrivato. Io sto lavorando alacremente sulla seconda ipotesi, la prima la lascio ai romantici e agli irriducibili ottimisti.

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