Il Bari è ormai allo sbando. La C è a un passo. Non si intravedono margini di speranza

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Foto SSC Bari

Difficile commentare la gara, lo sconforto è tanto, vorremmo solo cambiarci gli abiti da giornalisti per indossare quelli da tifoso e gridare urlare, ma siamo giornalisti e cerchiamo di descrivere quel che vediamo soffrendo. Se prima eravamo preoccupati adesso non sappiamo che termini usare. Al di là del potenziale degli avversari vediamo cosa assurde in campo, vediamo una squadra allo sbando, senza né capo né coda, una squadra in totale confusione che gioca anarchicamente. Non possiamo esimerci dall’essere trancianti. Dispiace per Iachini come uomo ma ora non si può fare a meno di notare che ha fatto due punti soli in sette gare, e se si vuol tentare un estremo tentativo per salvare al categoria, che si faccia qualcosa. Questa è una stagione da incubo che ce la siamo cercata perché quando si sopravvaluta una rosa e si comincia in ritardo, quando ci sono tanti, troppi misteriosi silenzi, quando di sbandiera ai quattro venti che questo sarà un anno di transizione svuotando le ambizioni dei giocatori, quando si sbandiera ai quattro venti che si aggredirà il mercato e che l’obiettivo sono i playoff mostrando persino arroganza e sicurezza nel centrali, certo nessuno si aspetta di lottare per retrocedere. Ogni volta che il Bari ha fatto qualcosa per aggiustare la stagione le cose sono puntualmente peggiorate. Si fa fatica a trovare le parole giuste perché l’odore nauseabondo solforico di retrocessione si avverte nell’aria, senza voler essere pessimisti. Con due punti in sette gare cosa speriamo di più ? E cosa dobbiamo sperare dopo aver visto certe figuracce in ogni gara? Il gol di Edjouna è stato casuale, cercato nel classico modo di una squadra che va all’arrembaggio senza usare la testa, ma siamo allo zero totale.

E’ la società che deve giocarsi l’ultima carta cercando di salvare quel poco che, ormai, potrebbe salvarsi, provando a cambiare l’allenatore visto che non si possono cambiare ad aprile 26 giocatori. Non si può non prendere in considerazione un cambio tecnico, l’ennesimo, soprattutto quando non è detta l’ultima parola, si fosse ultimi distaccati sarebbe diverso. E chi lo doveva dire che Beppe Iachini doveva essere il peggior allenatore intravvisto a Bari? Forse nemmeno Corsini e Santececca hanno avuto il suo score. Certo, le colpe non sono sue, lui ha trovato questa rosa, ha illuso con quelle due vittorie di fila contro le ultime due squadre, ha riacceso un minimo di entusiasmo ma poi è andato in totale confusione tatticamente perdendo il controllo intestardendosi con scelte sbagliate ma che lui, ovviamente, difende a spada tratta.

Non ha convinto nulla del Bari di stasera che è apparso in balia della Cremonese tranne che per qualche fiammata occasionale, poi l’arretramento di Lucic come centrale difensivo non l’abbiamo capita: ma cosa rappresenta questa scelta se, al limite, se c’è Zuzek in panchina? Iachini lo ha sempre difeso e, evidentemente, è un suo pupillo e come tutti i pupilli è un intoccabile ma non funziona così, fa davvero specie vedere e assistere a queste mosse insensate dove prevale l’orgoglio piuttosto che la testa. E di Edjouma ne vogliamo parlare? Crediamo di aver terminato i giudizi su di lui.

Il nostro mestiere è scrivere ma siamo davvero disorientati oggi. Che non sarebbe stata un’annata brillante lo si era capito all’inizio di questa estate ma arrivare a questo punto non se lo aspettava nessuno.

Polito ha sbagliato tutto ma c’è una carta ancora in mano, che provi a giocarsela. Che senso ha proseguire in questa lenta agonia? Una retrocessione sarebbe peggio del fallimento, una terribile ricaduta dopo aver provato l’ebrezza della A, ci sarebbe da azzerare tutto e cominciare da zero e la promozione in B è tutt’altro che automatica. Poi ci si mette anche la sfiga con l’autorete come se non bastassero i rigori sbagliati, i var contro, i rigori subiti, poi ci si mettono anche certi atteggiamenti molto discutibili come quello assunto da Sibilli sempre incazzato col mondo, sempre polemico, sempre a discutere con qualcuno e che, poi, che va a fare un fallo di reazione inutile. Senza dimenticare la mancanza assoluta di qualità, la totale confusione, il nervosismo strisciante e la paura nel toccar palla da parte di tutti, oltre alla scarsa tecnica individuale, i limiti, le lacune e chi più ne ha più ne metta.

Questa è una delle più brutte squadre degli ultimi decenni. Forse nemmeno quelle di Lipatin e Di Gregorio erano peggio. E’ terribile dirlo ma questa squadra ci manda dritti in C. Siamo allo sbando totale. Questa non è una squadra, non sappiamo ancora cosa possa essere.

Adesso aspettiamoci la beffa del Palermo che con Mignani va in serie A. Perché così andrà finire, statene certi.

Delusione totale, con De Laurentiis avevamo intravisto la luce, ma questa è una ricaduta che non può non avere ripercussioni sulla società. Deve fare e dire qualcosa, non si può ancora tacere ignominiosamente. Verrà anche per loro il redde rationem. E comunque vada a finire, è bene che si facciano due conti in sede perché proseguire in questa maniera, con questi risultati, in una piazza come Bari non è il caso. Il rischio concreto è che il calcio sparisca per un po’ di tempo.

E allora visto e considerato che non è ancora perduto nulla, “Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso” (Che Guevara)

Massimo Longo

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