Molestie sulle studentesse, sospeso docente di Medicina dell’Università di Cagliari

Sardegna

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Numerose segnalazioni dagli studenti sui comportamenti dell’insegnante, l’Ateneo sardo prende provvedimenti: per nove mesi non potrà insegnare

Autore: Andrea Piana

CAGLIARI – Approcci e battute a sfondo sessuale nei confronti delle proprie studentesse. Non potrà insegnare per nove mesi un docente di medicina dell’Università di Cagliari, direttore della scuola di specializzazione e primario del Policlinico, nella bufera dopo le numerose segnalazioni di studenti sul suo comportamento con le allieve– attraverso questionari anonimi di valutazione dei docenti- arrivate ai vertici dell’Ateneo sardo. Università che, dopo le verifiche, ha sospeso il docente per nove mesi, durante i quali non potrà insegnare né fare ricerca. “Volevo solo rendere più informale il clima con i miei studenti- le dichiarazioni del professore rilasciate all’Unione sarda-. Ora sto vivendo nel buio della notte“.

L’Ateneo fa invece sapere che “è sempre attento a tutte le situazioni che violano le norme di condotta in ambito didattico e lavorativo– si legge in una nota-. Pertanto anche in questo caso si è mosso immediatamente, attivando con la massima riservatezza e accuratezza le procedure previste dalle norme e dai regolamenti”.

IL RAPPRESENTANTE DEGLI STUDENTI: “NOVE MESI SONO POCHI, SE NE VADA DA CAGLIARI”

Sulla vicenda interviene anche Francesco Piseddu, rappresentante dell’associazione studentesca Reset Unica: “Mi tremano le mani, ma voglio scrivere due commenti su questa vicenda- scrive su Facebook-.

Le segnalazioni che abbiamo inviato insieme alle studentesse, tutte corredate di prove, non si limitano a generici ‘comportamenti anomali’ durante le lezioni. Abbiamo raccontato di vicende che, a mio avviso, avrebbero dovuto costare ben di più di una sospensione per nove mesi. Nove mesi che, comunque, rimangono quasi inediti tra le sanzioni disciplinari emesse dall’Ateneo”.

Prosegue lo studente: “Io me lo ricordo lo sguardo spaventato delle mie colleghe, nel 2021.

Le preoccupazioni di chi temeva per la propria carriera futura, visto che il professore ha ancora un ruolo chiave all’ospedale. E purtroppo ricordo anche alcuni rappresentanti che intimavano alle studentesse di non denunciare. Collusi”.

Ma, prosegue, “mi ricordo fortunatamente anche l’umanità e disponibilità dei professori che abbiamo contattato per chiedere aiuto. Tutti presenti, sempre”.

Quindi l’attacco al docente sospeso: “Comunicare alla stampa che si trattava di un modo per rendere più originali le lezioni è un insulto alle studentesse. Un bel tacer non fu mai scritto.

Grazie, invece, alle studentesse che hanno deciso di affidarsi a me per le segnalazioni. Mi dispiace tanto di non aver ottenuto di più. Professore, visto che la vita non termina a Cagliari, la prego, se ne vada“.

onte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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