Il cantautore Eugenio Picchiani ha recentemente pubblicato “Anima”, il suo nuovo album composto da dieci brani scritti dallo stesso artista con il chitarrista Sergio Lepidio. Il disco contiene, inoltre, un duetto con la grande Mariella Nava nel brano “Arcobaleno”, singolo attualmente in rotazione radiofonica.
Partiamo con una domanda all’apparenza semplice, la cui risposta può spiegare tanto del tuo mondo: ci parli della scelta del titolo del tuo nuovo album? Perché “Anima”?
“Anima” è il soffio interiore che ci spinge sempre verso la luce, lontano dal buio…un’ancora di salvezza verso la vita che è in Lei. Come è nella luce la continuità della nostra energia, delle nostre esperienze. È nell’anima che elaboriamo e riponiamo le verità e le sconfitte, i dubbi e le mancanze, le gioie e i dolori, gli sbagli e le conquiste, supportati dal valore e dallo spessore che riponiamo in Lei. Il titolo “Anima” l’ho scelto per indicare un album dove metto a nudo i miei pensieri, le mie riflessioni passate, riflessioni e momenti della vita che hanno lasciato un segno più o meno profondo ed hanno ispirato le note dei miei brani nella verità della musica che rappresenta la parte più vera di me. “Anima” come continuità in una crescita creativa infinita.
“Anima” racchiude 10 brani. Quali significati racchiudono?
In tutti i brani che scrivo c’è molto di me e delle esperienze vissute anche attraverso chi mi sta vicino. La continuità è il filo conduttore: continuità nella crescita umana, continuità nel divulgare solo amore contro ogni tipo di violenza, continuità nel credere di operare sempre verso la bellezza perché è ciò che salva e nutre la nostra Anima. Ma è anche consapevolezza di vivere nel presente e imparare a goderne in ogni istante.
Tra tutti i tuoi pezzi, quale potrebbe essere il tuo “brano manifesto”, che racchiude tutto quello che è Eugenio Picchiani?
Non mi è facile racchiudere in un solo brano tutte le emozioni e i messaggi che ho cantato nei tanti brani contenuti nei miei cinque album editi. Se proprio devo individuare il mio “brano manifesto” direi “Liberi di amare”, contenuto nell’album “L’antidoto” del 2016.
Guardando indietro, cosa ti ha portato ad avvicinarti al mondo della musica?
Nel mio percorso artistico mi sono avvicinato a diverse discipline dello spettacolo e tutte sono state fortemente formative ma è il canto che mi ha sempre accompagnato fin da bambino, fino a ricoprire un ruolo centrale da quando ho iniziato a scrivere brani miei, dall’incontro con il maestro Bruno Zambrini.
Quale momento del tuo percorso artistico, ad oggi, reputi essere il più significativo?
Se questa domanda mi fosse stata fatta fino ad un anno fa avrei risposto la mia esperienza, tempo fa, nel migliore studio d’Europa, al Paradise Studio di Monaco Di Baviera, dove fu prodotto e registrato il mio primo album ma oggi devo dire che l’incontro con un’artista unica come Mariella Nava, riveste un’importanza più significativa nel mio percorso artistico. Il suo grande spessore artistico e la sua generosa partecipazione in “Arcobleno”, brano estratto da “Anima”, rende giustizia alla mia perseveranza e mi sento molto onorato che un’artista del suo spessore abbia collaborato su un mio brano. Grazie a questo momento che mi rende sempre felice…GRAZIE MARIELLA!
Volgendo lo sguardo al futuro, su quale palco, invece, sogni di esibirti?
Sognare si può sempre? Sicuramente il palco dell’Ariston! Il Festival di Sanremo resta sempre la vetrina più importante per la musica italiana.
A proposito di sogni e futuro, che augurio ti fai per “il domani”?
Per il futuro prossimo chiedo Pace per il mondo intero. Questo è il mio sogno più grande con l’augurio che presto possa essere realtà. Devono finire queste guerre così violente che macchiano sempre di più l’intera umanità.
Grazie per la bella chiacchierata. Un caro saluto.
Grazie a Voi per l’attenzione sono certo che questa intervista mi abbia dato modo di farmi conoscere un po’ di più…buona vita a tutti!
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