Prendila con filosofia la felicità

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Prendila con filosofia la felicità: è a portata di mano anzi di lettura “Prendila con filosofia. Manuale di fioritura personale”. di A.Colamedici e M.Gancitano.

Le indicazioni degli autori per una fioritura personale sono quelle di coltivare, passioni, desideri e immaginazione che accompagnano verso la felicità nella vita di ogni giorno e non attraverso un trattato o un prontuario ma un racconto sulla ricerca di senso e di valori: in questo modo, gli autori, portano la filosofia fuori dall’Accademia: un ritorno all’agorà dove è nata.

Origini del concetto di felicità

Ricercare il ben-essere ha impegnato i filosofi dai primordi e tanti sono stati i percorsi indicati da Eraclito, Socrate, i Sofisti, Platone, Aristotele: dalla ricerca del piacere a quella del bene e della virtù.
Per Omero la felicità si raggiunge con la conquista dell’immortalità attraverso la gloria e la fama,
Nel pensiero di Eraclito la ricerca della felicità non coincide “con i piaceri del corpo” perché se così fosse sarebbero “felici i buoi” nel mangiar cicerchie.
Solone, uno tra i più famosi dei sette saggi, ammonisce che nessuno è felice sotto il sole e per Socrate e Platone, la fonte della felicità è nella virtù e c’è una perfetta coincidenza tra i due concetti.

L’individuo, la felicità e la sorte

I Sofisti suggeriscono un percorso diverso ed è quello della ricerca e soddisfazione di desideri e piaceri: unici a darci felicità ed a fuggire il male ovvero il dolore: una via questa non sempre agevole e che non garantisce il raggiungimento della meta.
E’ la sorte a giocare un ruolo preponderante, la buona sorte e non da ora: anche qui tutto già e sempre è stato elaborato dalla filosofia greca:
Aristotele codifica con l’eudaimonia la buona sorte che porta alla felicità.

La filosofia alla ricerca della felicità

Solo il bene ed il bello secondo Platone porta alla felicità ma è la saggezza che consente la distinzione tra il vero e il falso. In tempi di fake news abbiamo proprio bisogno di essere platonici.
Anche Platone è stato infelice infatti non ha visto, e noi con lui, lo stato guidato dai filosofi: unici, per lui, a individuare criteri e condizioni della felicità nella Polis e per gli individui.
Se la Costituzione Americana s’intesta il perseguimento della felicità per ognuno, nei fatti non può garantirla pertanto, per moderni e contemporanei, l’individuo la felicità se la cerca da sé.

Considerazioni e non conclusioni

Andrea Colamedici e Maura Gancitano dimostrano come l’individuo non sia una monade ma un soggetto in continuo dialogo con l’altro e che si rapporta costantemente alla sfera pubblica.
È la passione della ricerca del sé e il tracciato è quello dell’immaginario, coessenziale alla vita, che guida i due autori in queste pagine.

L’apertura al mondo va di pari passo con uno sguardo al proprio “sé”  perché la filosofia non vive nei libri, nella torre d’avorio dell’Accademia ma nella costante ricerca della fioritura di sé.
Coltivare desideri, sogni e passioni e il cercare sé stessi sono coessenziali all’individuo: impervio il tracciato, fonte di arretramenti ma anche di piccoli e significativi momenti di gioia.
La felicità non esiste, secondo il buon senso, possiamo solo strappare alla sorte momenti di gioia.

Camilla G. Iannacci

Di formazione classico-filosofica, ha seguito lezioni e conferenze di Filosofia alla Fondazione S. Carlo di Modena, ai Dip.ti delle Università di Torino e Firenze.

Ha partecipato al Bando del CNR ”Pubblicazione Opera: Opere Storiche, Filosofiche e Letterarie Italiane con particolare attenzione alla Riflessione Contemporanea” con “Il principio di indeterminatezza quale Ermeneutica del rapporto uomo-Physis”.

Recensita in Storie distr. Feltrinelli, MI – Storia della Letteratura Italiana, Helicon Ed. a c.d. Prof. N. Bonifazi con la prefazione del Prof. G. Luti ed alcune sue poesie sono apparse on line su www.espresso.it e alcuni racconti su La Repubblica-Firenze.

Ha ricevuto i seguenti premi: il CDCalendarsPirelliINTERNETional; il 1^ Premio del Concorso di Poesia “Pegaso-Dire” di Biella; il 2^ Premio Internazionale di Poesia “La Piazzetta” di Salerno col Patrocinio di Presidenza e Senato della Repubblica; il 2^ Premio del Concorso di Prosa “Pegaso” di Biella; è risultata 3^ classificata alla 25^ ed. del Premio Letterario internazionale “La Pira” del Centro studi “G. Donati” di Pistoia.

Pubblicazioni: Desideranza; Philopoiesis; Il post pop e lo human-tech-space; Ferragni e Fedez: Analitica, Morfogenesi e Singolarità dei Fashion blogger influencer nell’info-sfera dei social media; Ferragni and Fedez: Analysis and Morpho-genesis of a Singularity in the info-space-time of social media; Ferragni and Fedez: Media-Morphosis; Aphorism about the Ferragnez.

Ha curato le Pubblicazioni di Giacinto Plescia.

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