Vivere in Sudafrica oggi è cosa diversa dagli anni ’60 o ’70, quando gli afrikaner a Pretoria per esempio impiegavano il tempo libero dal lavoro in modo piacevole insieme agli altri che lavoravano lì. Si comunicava in lingua inglese, pochi conoscevano l’afrikaans; un passatempo diffuso era preparare cene o cenette a tema, in cui magari ognuno offriva ricette tipiche del proprio paese di provenienza. Ma la ricetta regina era costituita da carne e verdura cucinate al curry, da tutti chiamata semplicemente “curry”, per cui facilmente si sentiva dire: -Hey, venite stasera da me…? Faccio un curry.- Nessuno avvertiva particolarmente il bisogno di recarsi a Johannesburg, se non per motivi precisi riguardanti il lavoro o quant’altro; chi era attratto dal mare poteva andare a Durban o altrove a seconda delle preferenze.
Era l’epoca di Christiaan Barnard, il conosciutissimo dottor Barnard, chirurgo di fama mondiale per il primo trapianto cardiaco della Storia: il paziente sopravvisse un paio di settimane, ma il fatto ha rappresentato dal ’67 in poi una svolta decisiva nella medicina dei trapianti. Oggi si dice che la sopravvivenza a quel tipo di trapianto si aggira intorno al 90%.
Ci fu una sterzata politica importante in Sudafrica dopo la liberazione di Nelson Mandela nel ’90, infatti dal ’91 l’apartheid iniziò a essere abolita e nel ’94 Mandela fu eletto presidente.
Ma purtroppo le tensioni nel paese non diminuirono, e ancora oggi la vita è difficile: si sa di italiani che dagli anni ’90 hanno lasciato tutto e sono ripartiti non sopportando più il tasso di criminalità, giunto a livelli insostenibili (in auto meglio tenere i finestrini chiusi, o potrebbe capitare di vedersi puntare un revolver alla tempia a un semaforo…).
C’è una dislocazione dei tre poteri: il legislativo è a Johannesburg, l’esecutivo a Pretoria dove risiede la presidenza, il giudiziario a Bloemfontein.
Si tratta di un paese vario dal punto di vista morfologico, con altipiani, deserti, montagne, laghi e tre fiumi importanti: il Limpopo, l’Orange che fa da confine con la Namibia, e il suo affluente Vaal. Il Vaal è famoso per aver dato il nome a una zona molto conosciuta, il Transvaal appunto: sono i luoghi che hanno visto le guerre angloboere di fine ‘800 per il controllo di oro e diamanti, e che videro la vittoria dell’Inghilterra nel 1902; furono combattute anche da lord Robert Baden Powell, fondatore dei Boy Scouts.
Chi volesse visitare il paese per turismo e non ha punti precisi di riferimento, farebbe meglio ad affidarsi alle Agenzie qualificate, tenendo presente che il periodo migliore è ovviamente l’inverno perché nell’emisfero australe le stagioni sono al contrario dell’emisfero boreale (il nostro), e che la malaria è ancora presente nelle zone in pianura.
SandraFallaci©
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