A spasso fra antilopi e altro

La mia Africa

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Ce ne sono oltre 40 specie, per cui viaggiando in Africa tra savane o anche certi deserti si possono incontrare vari tipi di antilopi. Saperle riconoscere è facile, anche se possono esserci eccezioni: per esempio c’è chi confonde lo gnu con una sorta di bufalo, per il suo aspetto quasi bovino. Invece si tratta proprio di un’antilope di grossa taglia, che abita le savane dove deve ovviamente difendersi dai mammiferi carnivori.

Le antilopi sono erbivore, quindi soggette a molti predatori a cui riescono spesso a sfuggire grazie alla loro agilità, velocità e soprattutto all’abitudine di vivere in branco L’organizzazione del branco non solo sostiene i singoli esemplari nella ricerca e cattura del cibo, ma ha anche una funzione di difesa perché l’assalitore rimane disorientato dal gran numero di animali che corrono, perde così l’orientamento e non sa chi rincorrere per la  cattura. E’ ciò che avviene ai predatori (di solito felini) delle zebre, per le quali  l’evoluzione ha selezionato le strisce bianche e nere che tutti conosciamo e che servono a confondere gli assalitori per l’effetto ottico che creano.

Ogni animale da branco si comporta così, pesci compresi: certamente squali e quant’altri ne cattureranno, ma molti meno di quel che potrebbero, disorientati come sono da un branco enorme di piccoli pesci velocissimi che si muovono tutti insieme…, limitando il danno ossia il numero delle vittime.

Tornando alle antilopi, il termine “gazzella” è molto usato ma non indica una specie, è solo un modo gentile di chiamare le giovani antilopi.

In Africa orientale e meridionale se ne incontra una gran quantità nelle savane come il Kudu, il Great Kudu, l’Orix, l’Impala, lo Springbok ecc…

Per esempio è facile incontrare il Grande Kudu in Etiopia o nelle zone più boschive, riconoscibile dalle grandi corna a spirale. Oppure l’Impala con le caratteristiche corna ad anelli, la cui forma ricorda l’antico strumento musicale, la lira; o l’Orice, con le inconfondibili corna lunghe e diritte; lo Springbok  invece è visibile soprattutto in Namibia e Sud Africa.

L’antilope comunque può avere sia abitudini territoriali che gregarie, anche se quest’ultime sono più diffuse  proprio perché il branco consente appunto una maggiore protezione.

SandraFallaci©

ph sudafricaexperience.com

2 Replies to “A spasso fra antilopi e altro”

  1. Bruno ha detto:

    confermo, in Etiopia si possono effettivamente vedre molte antilopi, di tutte le taglie. Impressiona la loro agilità e la capacità di sopravviere in ambienti molto aridi e fortemente ostili. In questi casi la minaccia per la sopravvivenza viene più dalla scarsità di cibo che dall’aggressione da parte dei felini

  2. Paola ha detto:

    Molto interessante,in Kenia ho visto molte impala

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