Il Reverendo, così chiamato negli anni d’oro, ha da poco annunciato il ritorno in scena dal vivo negli Stati Uniti dopo 5 anni, in seguito alle vicende giudiziarie che l’hanno coinvolto. Da quando Evan Rachel Wood, ex fidanzata dell’artista, si è fatta portavoce di tutte quelle donne che ritengono di essere state vittima di violenze varie per mano dello shock rocker, la carriera di Manson ha subito una brusca frenata: dal 2020 il cantante non produce più canzoni e dal 2019 non si esibisce più dal vivo. Recentemente però è arrivata una buona notizia per i fan, infatti nei propri profili social, Manson ha annunciato che nei mesi di agosto e settembre parteciperà ad alcuni tour con i Five Finger Death Punch, un gruppo groove/nu metal di Las Vegas.
In Italia il nome di Marilyn Manson ha avuto un enorme impatto durante la fine degli anni Novanta e l’inizio degli anni Duemila a causa dei suoi live estremi, delle sue posizioni socio-religiose e della radicale innovazione artistica e musicale che ha generato la sua figura estremamente divisiva ed eversiva. Il cantante è stato più volte in Italia, la sua ultima apparizione risale al 2017 (poco prima dei problemi giudiziari) durante il programma televisivo ‘Music’ condotto da Paolo Bonolis, in quell’occasione Manson ha rilasciato un’interessante intervista ed ha eseguito dal vivo la cover ‘Sweet Dreams’, uno dei suoi marchi di fabbrica.
Prima del crollo delle vendite dei suoi dischi dal 2009, che gli è costato l’abbandono da parte della prestigiosa etichetta ‘Interscope’ ed il secondo abbandono da parte di un’etichetta discografica, ‘Loma Vista’ nel 2021, il Reverendo era una vera e propria Rockstar fuori dagli schemi, in grado di attrare su di sé masse e riflettori, ma oggi non rimane nient’altro che la sua ombra. Ridotto ad elemosinare tour con band di secondo piano, solo, abbandonato e dimenticato già da troppo tempo, soprattutto a causa sua, Marilyn Manson è ormai soltanto un’artista secondario.
Pietro Bianchini
ph spaziorock.it
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