Château d’Yquem, il volume di Cinzia Benzi ripercorre l’epopea della tenuta simbolo del Sauternes

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Il  volume è molto più di un libro, è una sorta di glorificazione per il Sauternes di Château d’Yquem, un prodotto iconico, ammirato, degustato e apprezzato in tutto il mondo. Come il Sauternes, il libro va letto e degustato con calma, magari accanto al caminetto, per apprezzare fino in fondo i testi e le foto di cui è corredato. Merito della giornalista Cinzia Benzi, storica firma di Identità Golose ed esperta conoscitrice di etichette d’Oltralpe, e delle  foto di Francesca Brambilla e Serena Serrani.

Cinzia Benzi  è da sempre una penna ispirata, intinta nel colore vivo del vino, che indaga e racconta tanto le grandi Maison quanto i piccoli vigneron italiani e internazionali, tracciando profili puntuali ma mai didascalici delle loro produzioni.

Con Château d’Yquem, il volume monografico dedicato a una delle realtà più iconiche del panorama enologico francese, la critica enogastronomica illustra il cammino evolutivo di una tenuta capace di produrre vini indimenticabili, dove il Tempo impone il rispetto di una tradizione ancestrale e indirizza i gesti da compiere.

Scorrendo le pagine del libro, il lettore potrà trovare nozioni più tecniche come la descrizione di vitigni e stili di vinificazione adottati, ma anche incontrare le figure chiave che ruotano attorno alla cantina. La tenace e visionaria fondatrice Joséphine Sauvage d’Yquem, la cui vicenda ricorda i migliori romanzi di formazione, e l’attuale presidente e direttore generale Pierre Lurton, insieme all’italianissimo directeur d’exploitation Lorenzo Pasquini, che oggi ci conduce verso il futuro di Yquem.

 

Alla stesura del libro hanno partecipato, con le proprie riflessioni, anche colleghi del settore enogastronomico: Eleonora Cozzella, collaboratrice di Repubblica; Federico De Cesare Viola, direttore editoriale di Food&Wine italia; Maddalena Fossati Dondero, direttrice responsabile de La Cucina Italiana; Andrea Grignaffini, direttore de Le guide de L’Espresso; Paolo Marchi, co-fondatore di Identità Golose; Leila Salimbeni, direttore editoriale di Spirito Divino; ma troveremo anche gli spunti del Master of Wine Gabriele Gorelli e di Massimo Bottura e Giuseppe Palmieri, rispettivamente chef patron e direttore di sala di Osteria Francescana a Modena, presso cui si è tenuta una memorabile (e riservatissima) degustazione di annate storiche di Château d’Yquem, nell’aprile 2023.

Ogni contributo è pensato per offrire all’esperto quanto al neofita una panoramica esaustiva sul mondo Yquem e i suoi segreti.

Merito dell’obiettivo e dello sguardo di Francesca Brambilla e Serena Serrani, specialiste dello still life e del reportage fotografico e interpreti di punta della food photography italiana. Seguendo Cinzia Benzi nel suo viaggio, hanno impresso sulla pellicola immagini evocative, che ci trasportano tra i vigneti nel lento alternarsi delle stagioni, nel silenzio delle cantine dove le bottiglie riposano, tra le pietre con cui la tenuta è stata costruita. Dettagli minuti e grandi panorami dialogano in maniera equilibrata con la parola scritta, regalando al lettore un racconto altrettanto intenso e potente, fatto di luce, linee e colori.

 

Ad arricchire l’opera, infine, le illustrazioni di Gianluca Biscalchin, che interpreta le note di degustazione di Yquem, tratteggia alcuni dei possibili abbinamenti al vino e ci regala altri scorci della tenuta.

Insomma, un volume che non può mancare nella biblioteca, anche se già affollata, di tutti i wine lovers.

Daniele Acconci

 

Château d’Yquem

Di Cinzia Benzi
Ed. seipersei

 

 

Credits foto

Desirée Sigurtà – desiree@adelebandera.com

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