Quando i libri ci parlano, presentazione di libri

Liguria

Di

Iniziativa: Quando i libri ci parlano, presentazione di libri

Dove: Sala Rossa (g.c.) del Comune di Savona, corso Italia, 19  Savona

Quando: 8 marzo 2024, ore 16,00

Libro da presentare:  Renata Freccero, Il segreto nel quadro Il Moncalvo e sua figlia Suor Orsola Maddalena Caccia, arabAFenice.

Saranno presenti: l’Autrice Prof.ssa Renata Freccero e la poetessa Gabriella Gasparini che presenterà tale lavoro.

Ingresso libero

Motivazione

Renata Freccero, partendo da documenti, indagini dalle fonti, ha ricostruito in una sorta di avvincente romanzo storico le vicende di Guglielmo Caccia (Montabone, 9 maggio 1568 – Moncalvo, 13 novembre 1625) – allievo di Giovanni Francesco Biancaro, viene considerato come il più importante esponente dell’arte della Controriforma in Piemonte, tanto da essere definito il Raffaello del Monferrato per aver dipinto la galleria di Carlo Emmanuele I insieme a Federico Zuccari (1608 circa) – e di  Suor Orsola Maddalena Caccia, nata a Moncalvo nel 1596, nota per essere stata una delle poche artiste donna ad essersi affermata anche lei nello scenario pittorico del ‘600 italiano. Il Libro intreccia pagine di storia vera con personaggi importanti tra Piemonte, Liguria e altre regioni mettendo in luce la fitta rete di relazioni, incontri, che, per esempio vide Savona, grazie a Gabriello Chiabrera (Savona, 18 giugno 1552 – Savona, 14 ottobre 1638), attivo nel periodo del “Moncalvo”,  con incontri con intellettuali dell’epoca e allaccia i rapporti coi poeti Angelo Grillo e Ansaldo Cebà, con la pittrice Sofonisba Anguissola e col pittore Bernardo Castello, nonché caro amico del giovane Giovan Battista Marino.

Le pagine di questo nuovo libro, affascinante nella sua trama, individuano, anche, alcuni quadri di Suor Orsola Maddalena Caccia, prevalentemente di fiori, che sono di alta qualità e denotano un acuto naturalismo frutto di una profonda conoscenza della pittura fiamminga, ma anche ricordi tardomanieristi nelle fogge riccamente elaborate ed eleganti dei vasi. Lei è stata la prima vera specialista di nature morte in Piemonte. Si ipotizza che suor Orsola fosse entrata in contatto con incisioni fiamminghe, che conoscesse il Florilegium di Adriaen Collaert, oppure avesse visto la collezione di Federico Borromeo, in cui rientravano molti dipinti di Jan Brueghel. Siccome era una monaca colta è possibile anche una conoscenza della spiritualità di San Francesco di Sales, autore del Bouquet spirituel, una pratica devota che immaginava la preghiera come una raccolta di fiori da un giardino. Come afferma A. Cottino, le sue nature morte non erano a carattere puramente decorativo o per abbellire i salotti nobiliari come era abitudine del tempo, erano create appositamente come metafore sacre.

In questo giorno – 8 marzo – della Festa internazionale della Donna, l’Associazione “Aiolfi” ha inteso dare il proprio contributo con il libro in questione che tratta di una monaca di clausura che ha saputo lasciare opere di indubbio valore (Silvia Bottaro).

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