La Santità spesso la si ritrova  nel lavoro, nella fede , nella preghiera e nell’amore per le  piccole cose

Puglia

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Il Museo della devozione e della tradizione del Convento del Beato Giacomo Varingez di Bitetto.

La Santità non richiede necessariamente fatti straordinari ed eclatanti, spesso, anzi, la ritroviamo in tutto il suo candore e purezza nei piccoli gesti, d’amore, nelle piccole azioni quotidiane , nella semplicità  e nella umiltà del lavoro, nella preghiera estatica, nell’empatia dei comportamenti verso il nostro prossimo, nel viso corrugate degli anziani, nelle donne e nei bambini, negli ammalati. E’ questa la Santità che si respira nel convento del Beato Giacomo di Bitetto, dove riposa e vene conservato il corpo incorrotto del Beato Giacomo di cui si attende il riconoscimento non più rinviabile della sua Santità. Qui si trova il Museo della devozione e del lavoro, meta ininterrotta e quotidiana di tanti fedeli e beati giacobiani provenienti da tante regioni dell’Italia, ed in alcuni  mesi dell’anno da numerosissimi emigranti provenienti da oltre oceano.

Il museo occupa gli spazi dell’antico Convento francescano, fondato nel 1433 dai Frati Minori in cui ha vissuto, svolgendo le più umili mansioni, il Beato Fra Giacomo. In quelle che in origine erano le cucine e le celle dei frati del vecchio convento, oggi sono raccolte le testimonianze della religiosità popolare, del lavoro e della quotidianità della gente degli ultimi secoli. Nel museo sono custoditi oggetti e arredo che riguardano il privato domestico, il lavoro femminile con la tessitura e il ricamo, l’istruzione con la scuola.

Il lavoro agricolo è documentato con attrezzi per la lavorazione della terra mentre i diversi mestieri, come sellaio, vasaio, cestaio, bottaio e altri sono documentati da attrezzi, materiali e strumenti ormai in disuso. Un ampio settore del museo è dedicato alla devozione popolare. Alcuni ambienti sono caratterizzati da costumi popolari dei paesi limitrofi (Bitonto, Binetto, Giovinazzo, Modugno, Toritto) allestiti su manichini ed inpreziositi da oggettistica di vario genere e valore. Il Museo merita d’essere visitato, una buona scusa per inginocchiarsi dinanzi al corpo santo del Beato Giacomo e pregare con lui.

Marcario Giacomo

Editorialista de Il Corriere Nazionale

foto nostro archivio

 

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